🇨🇳 Cina

Viaggio strepitoso nella immensa Cina! Uno degli stati più grandi e popolosi al mondo, ricco di bellezze naturali, architettoniche, paesaggistiche e storiche. Il secondo stato dopo l’Italia per patrimoni UNESCO. Un solo viaggio non basta per visitarla tutta, ma 22 giorni sono stati perfetti per comprendere cosa è la Cina moderna e per farsi un’idea su come viveva nel passato. Partendo dalla Pechino storica, abbiamo camminato sulla Grande Muraglia Cinese, esplorato le imponenti grotte di Yungang e Longmen, navigato il fiume Li circondato da picchi collinari e passeggiato tra le brillanti risaie terrazzate. Siamo rimasti a bocca aperta dinnanzi al fiero Esercito di Terracotta e abbiamo conosciuto l’etnia degli Hakka dormendo nelle loro case di fango comunitarie a forma circolare. Abbiamo visto templi buddisti, taoisti, confuciani e Shaolin e vissuto in una città antica e fortificata come Pingyao, per concludere poi con la moderna Shanghai. Questo è un viaggio che non si dimentica!

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SCHEDA DI VIAGGIO
Giorni 22 giorni 02/09/18 – 23/09/18
Compagnia Internazionale: Air China Domestici: Sichuan Airlines e Beijing Capital
Valuta Yuan (o Renminbi RMB) 1€ ≅ 8¥
Lingua Cinese Inglese poco parlato
Religioni 74% Relig. Tradiz. Cinese

16% Buddhismo

10% Taoisti, Confuciani, Cattolici e Islamici
Fuso orario +6hh ora legale in Italia +7hh ora solare in Italia
Visto sito web ufficiale 127€
Salute Nessuna vaccinazione obbligatoria
Elettricità 220V C (senza adattatore)

A, I (adattatore)

Internet WIFI gratis negli alberghi Ottima connettività 4G ovunque con SIM locale

Periodo: In tantissimi ci avevano detto che ad agosto ci sarebbero strati troppi turisti cinesi e stranieri. Grande Muraglia, Esercito di Terracotta, ecc. sono sovraffollati e prenotare treni o aerei potrebbe risultare difficile se ci si muove troppo tardi. Per cui abbiamo scelto di partire a settembre, trovandoci benissimo. Alla Grande Muraglia non abbiamo fatto neanche la fila, difatti alcuni tratti erano deserti. Impensabile vedendo alcune foto sul web. In alcune zone delle Cina non c’era neanche un turista, eravamo gli unici viaggiatori. Da non sottovalutare il clima: meno caldo-umido e più sopportabile al nord, meno piovoso nella zona subtropicale.

Popolazione: I cinesi sono il popolo più numeroso al mondo, basti pensare che Shanghai è la città con più abitanti del pianeta. Per le città si vedono spesso frotte di persone che si muovono freneticamente in ogni dove. Nei periodi di alta stagione i turisti cinesi sono tantissimi e ovunque. Non faccio fatica a credere che per vedere l’Esercito di Terracotta bisogna sgomitare per passare. Contrariamente a quanto si possa pensare, i cinesi sono un popolo tranquillo, sorridente e pulito. Alcune volte abbiamo chiesto informazioni e ci hanno risposto cordialmente cercando di farsi capire perché spesso non parlano inglese. I luoghi pubblici sono continuamente soggetti a pulizia; le metro e le stazioni splendono, mai un graffito sui muri.

E’ un popolo di grandi lavoratori, noterete che il paese è un cantiere a cielo aperto, proteso verso il futuro e in continuo cambiamento.

Per il discorso sicurezza non abbiamo mai e poi mai avvertito situazioni da farci pensare di non essere al sicuro. Anche quando tornavamo tardi in strade poco illuminate eravamo tranquilli.

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Costi: I prezzi stanno iniziando a salire, soprattutto a Pechino e Shanghai. I costi dei prodotti tecnologici e degli ingressi alle attrazioni ad esempio, sono cari, ad eccezione di molti musei che sono spesso gratis. Ciò che è rimasto relativamente a basso costo sono gli alberghi. Nelle città minori i 2/3 stelle vanno dai 9€ ai 17€ a persona per camera doppia, a Pechino e Shanghai non scendono sotto i 20€. Per mangiare si spende anche 3€, ma solo se si prendono cibi locali, perché nei franchising come Pizza Hut & co. i prezzi salgono vertiginosamente. Infine i treni, considerando le lunghe tratte che percorrono, non costano molto e potrebbe essere il metodo migliore per spostarsi in questo grande paese.

Clima: La Cina è troppo grande per definire un paio di climi. Per cui mi limiterò a descrivere quello presente nelle zone visitate. Nella parte continentale da Pechino a Xi’an, gli inverni sono molto freddi, mentre l’estate è calda e afosa. Nella zona centrale fino alla costa est, gli inverni sono meno rigidi, ma le estati sono umide e con piogge abbondanti. A Shanghai c’è sempre nuvolosità con foschia. Nella zona vicino Hong Kong c’è un clima subtropicale e in estate ci possono essere i tifoni.

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Trasporti: Qui la Cina sta facendo passi da gigante, si sta avvicinando sensibilmente alla perfezione del Giappone. Oltre alla pulizia invidiabile nelle stazioni e nei mezzi, eccellono anche in puntualità e velocità. Le metro sono frequenti, i treni impeccabili. Questi vi permetteranno di arrivare ovunque in Cina, o quasi. Abbiamo fatto anche l’esperienza di dormire in treno in cuccetta, è stata una esperienza interessante. Le lenzuola sono pulite e sterilizzate, l’abitacolo a 4 cuccette è piccolo ma dignitoso e con spazi strategici per mettere una valigia.

Le famose biciclette della Cina sono praticamente scomparse, per fortuna però il bike-sharing è molto utilizzato e ci sono tantissime compagnie che mettono a disposizione le biciclette in abbonamento. Infine con le compagnie aeree interne non ci siamo trovati male.

Internet e connettività: in Cina WhatsApp, Google, Facebook, Messenger, Instagram sono bloccati.

– Al posto di WhatsApp potete usare WeChat che, non solo viene utilizzato per messaggiare e chiamare, ma è anche uno strumento nazionale importante per pagare come se fosse una carta ricaricabile.

– Per le metro delle principali città vi suggerisco di scaricare la app MetroMan (Metropolitana di Cina) che vi stabilisce il percorso migliore.

– Per comunicare con cinesi che non parlano italiano potete usare l’app offline Loecsen che ha una serie di frasi fatte traducendo dall’italiano al cinese.

– Al posto di GoogleMaps i cinesi usano il sito BaiDu, una copia spudorata delle mappe di Google.

– Per organizzare il viaggio consultate questi siti dove ci sono molte info utili: travelchinaguide.com e chinahighlights.com

Ad ogni modo, vi consiglio di acquistare una sim locale con i dati internet, vi assicuro che sarà molto utile. Se infine non volete utilizzare queste app “di ripiego”, potete scaricare un paio di app VPN dall’Italia che vi permetteranno di utilizzare tutto ciò che è bloccato.

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Cibo: Dimenticatevi della cucina cinese che fanno in Italia, non c’entra quasi niente. Molti piatti sono simili, anche se non li chiamano così (es. riso alla cantonese), ma ciò che veramente differisce è il sapore. I ravioli al vapore o alla piastra sono qualcosa di sublime, soprattutto se fatti a mano al momento. Le zuppe, il riso e i noodle saltati sono tutt’altra cosa. Oltre ai dumbling, da non perdere gli shumai o shaomai. In linea generale la cucina cinese è povera di zuccheri, difatti potete dimenticarvi la colazione dolce e il cioccolato. A colazione, pranzo e cena si mangiano sostanzialmente le stesse cose. Prodotti alla base del regime alimentare sono il riso, la soia e le verdure. Famosa e gustosa è l’anatra laccata. La carne è largamente diffusa in tutti i piatti, ma è sempre accompagnata da riso o spaghetti. Ad esempio il maiale in agrodolce accompagnato con riso bollito in una ciotolina, noodle saltati con carne e verdure, pollo piccante con arachidi.

Cosa vedere e visitare: Nella seguente mappa che ho realizzato trovate tutte le tappe con i luoghi e i punti di interesse. Le icone blu rappresentano i mezzi presi, quelle gialle gli alberghi, quelle arancio dove abbiamo mangiato, mentre le icone verdi sono le attrazioni visitate:

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PROGRAMMA
Giorno Tratta Mezzi Alberghi Valutazione
1° – 4° Roma – Pechino Aereo

Metro

King Parkview 2,7/5 – Ottima posizione, albergo vecchio. Proprietari problematici
Pechino – Datong Treno notturno Cuccette con coperte e lenzuola pulite
6° – 7° Wutai Shan Bus pvt Yin Xing 3,5/5 – Buona posizione, gentili. Ottimo Wi-fi!
Wutai Shan – Pingyao Bus pvt Changyifeng Guest House 5/5 – Splendido con letti tipici. Colazione cinese.
9° – 11° Pingyao – Xi’an Treno Hongye 4,5/5 – Ottima posizione. Colazione buona
12° – 13° Xi’an – Yangshuo Treno + Volo Lisa’s Mountain View 4,8/5 – Belle camere, colazione internaz. vicina
14° Yangshuo – Ping’an Bus pvt Liqing Hotel 4,8/5 – Bella vista sulle risaie, ottimo ristorante
15° Ping’an – Xiamen Bus pvt + Volo Easy Inn Dongdu 4/5 – Nuovo, parlano inglese. Colazione da evitare.
16° Xiamen – Chuxi Village Bus pvt Youqinglou Inn 5/5 – Incantato di dormire in una casa Tulou
17° Xiamen – Hangzhou Treno Shengteng 3,8/5 – Posizione strategica vicino stazione
18° – 19° Hangzhou – Suzhou Treno Hanting Express 4/5 – Ottima posizione. Supermercato e ristoranti vicini
20° – 21° Suzhou – Shanghai Treno Hay Du Hotel 3,5/5 – Vicino metro. Pulito. Colazione cinese
22° Shanghai – Roma Treno MagLev + Volo

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Giorni 1 – 4: Il primo giorno è di viaggio e non si fa in tempo a visitare niente, quindi cena e riposo. Pechino è una città che merita almeno 3 giorni di visita, inoltre i luoghi di interesse sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici: metro e bus, perché arrivano ovunque e sono economici. Vi elenco cosa abbiamo visto in questi 3/4 giorni nella capitale e dintorni.

– Il Palazzo d’Estate (30¥ |🕔apr-ott: 6.30-18, nov-mar: 7-17 | sito web) è la residenza estiva dove soggiornava l’imperatore ed è patrimonio UNESCO. Ha una superficie vastissima e servono parecchie ore per visitarlo. Entrando dalla porta nord, visitate le stradine sul canale, il lago Kunming con il ponte dei 17 archi, la Torre dell’Incenso Buddista, il lungo corridoio esterno, la pagoda, la barca di marmo e l’isoletta Nanhu, vicino la quale c’è l’uscita sud.

– La Città Proibita (apr-ott: 60¥, nov-mar: 40¥ |🕔8.30-16.30 | sito web) è anch’essa patrimonio UNESCO e serve molto tempo per visitarla. Bellissimi i Palazzi Imperiali delle dinastie Ming e Qing che son serviti come residenza per quasi 500 anni. All’ingresso delle mura la famosa foto di Mao Tse-Tung.

– Piazza Tienanmen, una delle piazze più grandi del mondo, con all’interno il Mausoleo di Mao (🕔7-11). Alcune volte può essere chiusa per questioni di sicurezza per eventi. La piazza ogni sera chiude poco prima del tramonto, momento in cui avviene il Cambio della Guardia, che parte dalla foto di Mao e termina verso il pennone della grande bandiera cinese.

– Il Tempio del Cielo (35¥ |🕔mar-giu: 8-17.30, giu-ott: 8-18, nov-feb: 8-17 | sito web), a sud di Pechino, è un complesso di edifici templari. Un tempo veniva usato come cerimonie di sacrificio ed è identificato come il punto d’incontro tra Cielo e Terra. In ordine si visita: il basso Altare Circolare con balaustre in pietra; il Muro dell’Eco dove se si parla a bassa voce da un lato si può essere ascoltati dall’altro lato del muro; la Sala della Preghiera per il Buon Raccolto, il famoso tempio blu a tre piani.

– Il Parco Jingshan (2¥ |🕔apr-ott: 6-21, nov-mar: 6:30-20) a nord della Città Proibita, è collinare e con pochi scalini si sale fino alla cima dove c’è un tempietto dal quale si ammira la Città Proibita dall’alto.

– La Drum Tower (20¥ |🕔9-17) si trova a nord del Parco Jingshan ed è interessante per via degli addetti che suonano dei tamburi enormi ad un preciso ritmo. Gli orari della performance sono alle 9:30, 10:30, 11:30, 13:30, 14:30, 15:30, 16:45.

– La Bell Tower (30¥ assieme alle Drum Tower), di fronte alla Torre dei Tamburi, era considerata il Big Beng di Pechino e veniva usata per scandire l’ora nella Pechino antica.

– I caratteristici Hutong, le poche vie strette rimaste in città, all’interno delle quali i cinesi vivono molto ravvicinati tra loro. Uno di questi quartieri si trova tra Gulou st. e Jingshan Park.

– La zona Olimpica a nord della città, dove si sono tenute le ultime Olimpiadi di Pechino, molto bello lo Stadio Olimpico The Nest.

Una giornata l’abbiamo dedicata per una gita fuori porta per vedere prima le Tombe della dinastia Ming (Secret Way) (30¥) e la vicina Tomba tumulo Changling (45¥ |🕔9-21) e successivamente una tappa imperdibile: la Grande Muraglia Cinese a Mutianyu (prezzi e orari sul sito web). Una delle 7 meraviglie del mondo, patrimonio UNESCO. La più grande opera (inutile) al mondo, una realizzazione pazzesca con più di 6000 km di mura. Oltre al fatto che c’era una giornata bellissima e nitida, i turisti erano pochissimi! Tutt’altra cosa rispetto alle foto che avevo visto ad agosto.

Giorno 5: L’ultimo giorno a Pechino lo impieghiamo per visitare il Tempio di Confucio (30¥ |🕔mag-ott: 8.30-18, nov-apr: 8:30-17| sito web), il più grande tempio confuciano cinese. Non perdetevi la sala delle steli, ma soprattutto lo spettacolo di danze tipiche del confucianesimo con costumi molto belli e colorati. Dura 15′ e si svolge 5 volte al giorno alle ore 10, 11, 14, 15, 16.

Nelle vicinanze c’è anche il Tempio Lama (25¥ |🕔apr-ott: 9-16.30, nov-mar: 9-16 | sito web) veramente molo bello e colorato, considerato essere il più grande tempio del buddismo tibetano a Pechino.

Nel pomeriggio ci spingiamo nella zona moderna dei grattacieli per fare un rapido giro. Da non perdere lo skyline con i grattacieli del China Zun e del particolare China Central Television. Dalla vicina fermata metro di Guomao, scendiamo a Wangfujing perché a due isolati c’è il famoso Mercato Donghuamen dove se vorrete, potrete provare insetti e animali di varia natura o semplicemente fare delle foto (non in tutti i banchini). Qui si trova veramente cibi di ogni genere: scorpioni, larve, millepiedi giganti, cavallucci marini, stelle marine, lucertole, serpenti, uccelli, pipistrelli, ecc. Io mi sono limitato ad assaggiare uno spiedino di scorpioni 🙂

In serata salutiamo Pechino perché abbiamo un appuntamento con il treno notturno che ci porterà a Datong (205¥ |⌛6hh e 30mm). Dormire in cuccette da 4 (o 6 se prendete quelle più economiche) è stata una esperienza per me positiva. Complice il fatto che ero stanco della giornata impegnativa, sono crollato e mi sono risvegliato all’arrivo. Ad ogni modo i treni sono confortevoli e muniti di coperte e cuscini puliti.

Giorno 6: Di Datong non visiteremo nulla, ma ci sposteremo in periferia per andare direttamente alle incredibili Grotte di Yungang (125¥ |🕔8.30-18 | sito web) del 500 d.C., patrimonio UNESCO. Sono composte da circa 250 caverne con oltre 51.000 statue di Buddha di dimensioni differenti. La caratteristica principale è che sono scavate nella roccia di arenaria, scolpite e ben affrescate; alcune delle quali in perfetto stato di conservazione. E’ sicuramente una delle mete imperdibili.

Ci dirigiamo a sud per arrivare nella zona di Wutai Shan. A metà del tragitto, vicino Hanyuan, troviamo il famoso Tempio Sospeso Hanging (130¥ |🕔estate: 9-18, inverno: 8.30-17.30) che sfortunatamente troviamo chiuso per restauro e che riusciamo a vedere solo esternamente. A 55km a ovest del tempio, invece, raggiungiamo il piccolo paesino di Yingxian dove assistiamo a qualche scena di vita quotidiana, ma soprattutto per ammiriamo la Pagoda di legno Sakyamuni del Tempio Fogong (60¥ |🕔8-18), patrimonio UNESCO. Con i suoi 67mt di altezza, è la più alta e antica pagoda di legno al mondo e se la osservate bene noterete la forma contorta. A fine giornata saliamo a 1700mt di altitudine nel Wutai Shan.

Giorno 7: L’ingresso all’area del Wutai Shan costa 145¥. Il Wutai è uno dei 4 monti sacri del Buddhismo cinese ed è diventato patrimonio UNESCO nel 2009. E’ inoltre composto da 53 monasteri molti dei quali sono considerati tra i più importanti della Cina. Ogni tempio costa sui 10¥ e i principali sono ubicati uno vicino all’altro ad ovest delle sponde del fiume. Partendo dal Tempio Nanshan, si può poi visitare il White Stupa e i templi di Xiantong, Tayuan e Pusa Ding. Troverete spesso monaci e monache che camminano per i monasteri o intenti a pregare durante le funzioni religiose. Dal lato est del ruscello, potete prendere la scalinata che porta al Tempio Dailuo Ding che offre una bella vista del versante visitato in precedenza. Mentre salite troverete sicuramente i fedeli che si fanno tutta la lunga scalinata in preghiera, difatti ogni tre scalini si inginocchiano e si chinano per pregare.

Giorno 8: Lasciamo il monte Wutai per arrivare a Tayiuan dove visiteremo il Tempio Jinci (80¥ 🕔apr-ott: 8-18 | 65¥ 🕔nov-mar: 8-17 | sito web). Il fatto di avere un aspetto trasandato, circondato da laghetti e giardini, lo rendono affascinante. Particolari i draghi di legno che avvolgono le colonne del tempio.

Spostandoci più a sud, facciamo uno stop alla Qiao Family Courtyard (138¥ |🕔apr-ott: 8-18.30, nov-mar: 8:30-17 | sito web), la residenza della famiglia Qiao, dove hanno girato il film cult “Lanterne Rosse”🏮. La tenuta copre 9000 mt quadrati e dispone di 313 camere all’interno di 6 grandi cortili e 19 cortili più piccoli. E’ considerano uno dei migliori esempi rimasti di grandi residenze private nel nord della Cina.

Nel pomeriggio inoltrato arriviamo nella spettacolare Pingyao (entrata 130¥), patrimonio UNESCO. E’ una ridente cittadina fortificata della provincia dello Shanxi. Le mura sono ottimamente conservate e all’interno ci sono solo stradine pedonali o riservate ai veicoli elettrici. Questo mix, rende Pingyao una tappa piacevole ed obbligatoria. Questa Cina stupisce!

Giorno 9: Dopo aver passato una piacevolissima notte nel nostro albergo composto da letti tipici che scaldavano col fuoco, dedichiamo la giornata alla visita mattutina di Pingyao. Saliamo anzitutto sulle mura del XIV° secolo, lunghe ben 6km e dalle quali si ammirano i tetti tipici della cittadina. Successivamente scendiamo e gironzoliamo per le stradine facendo tappa nei vari edifici storici del XIX° sec. Troverete residenze ed uffici tipici, il tempio taoista, il tempio Chenghuangmiao the God of Wealth e il Muro dei 9 Dragoni, una parete con nove diversi draghi cinesi in rilievo. Tali muri si trovano tipicamente nei palazzi e nei giardini cinesi imperiali, ma questi sono molto belli.

Lasciamo questa città storica strepitosa e prendiamo in serata il treno veloce (⌛160′) per Xi’an.

Giorno 10: Siamo a Xi’an ed oggi finalmente vedremo il tanto atteso Esercito di Terracotta (120¥ |🕔8.30-17 | sito web)! Con un bus privato ci spostiamo nella vicina periferia a est per visitare il sito. Chi non conosce questa leggendaria opera colossale! Scoperto per caso da un contadino che scavava un pozzo, l’esercito fu realizzato intorno al III° sec. a.C. ed è composto da circa 15.000 pezzi tra soldati e cavalli, di cui solo 6.000 sono stati rinvenuti. Ogni statua è differente dall’altra ed tutte erano colorate, armate e servivano per proteggere l’imperatore nell’aldilà. A settembre per fortuna non c’era molta gente come ad agosto, quindi ce lo siamo goduti alla grande, con calma e senza stress. Non perdetevi il secondo padiglione e il museo (edificio più lontano) perché si vedono le statue da vicino. Ovviamente è patrimonio UNESCO.

Dopo questa meraviglia, andiamo a nord di Xi’an per fare un rapido stop alla Tomba dell’imperatore Jingdi (90¥ |🕔8-19) della dinastia Han. All’interno della tomba sono state trovate statue di ceramica in miniatura di animali, servi e soldati senza braccia. E’ come una piccola città con pezzi collocati in vari luoghi come un regno immaginario in miniatura. E’ di certo molto meno interessante dopo aver visto l’esercito di Terracotta, quindi probabilmente è una meta che si può saltare se si ha poco tempo.

Approfittando del bel tempo, concludiamo la giornata visitando la Grande Pagoda dell’Oca Selvatica (50¥ |🕔8-17) del VII° sec. che si trova fuori le mura di Xi’an a sud e poi un giro serale in centro fino la Torre della Campana.

Giorno 11: Stando qualche notte a Xi’an, ne approfittiamo per una gita fuori porta nei pressi di Louyang prendendo un treno veloce (⌛90′). Visitiamo le bellissime Grotte Longmen (100¥ |🕔7.30-22.30) che furono scavate da varie dinastie cinesi a partire dal 493 d.C. per 600 anni. La statua più alta è di 17 metri. Bellissima l’ubicazione scenografica sul fiume Yi. A differenze delle grotte di Yungang, queste sono meno belle, ma la collocazione sulla sponda del fiume le rende affascinanti.

Successivamente ci dirigiamo al Tempio Shaolin (100¥ |🕔7-18.30). Dall’antica arte del Kung Fu, in questo tempio è nato lo stile Shaolin dove arti marziali e buddismo si fondono armonicamente e sono pane quotidiano per i monaci che vi vivono. Anticamente i monaci venivano chiamati a combattere per la corte. Durante gli allenamenti svolgono esercizi durissimi tra cui complicate evoluzioni che rendono questa disciplina affascinante. Abbiamo assistito a uno spettacolo di giovani monaci bravissimi e mi sono cimentato anche io come volontario tra il pubblico 🙂

Sempre nel monastero c’è la Foresta di Pagode. Anticamente ogni pagoda rappresentava la tomba di un importante monaco Shaolin. Il numero dei livelli e la forma di ogni pagoda dipendono da molti fattori, come lo status, il conseguimento e il prestigio buddista durante la vita che ha passato il monaco. Al ritorno riprendiamo il treno veloce da Luoyang a Xi’an.

Giorno 12: Oggi dedicheremo la giornata alla visita di Xi’an. La parte forse più interessante, oltre che “strana”, è sicuramente il centro all’interno del quale vive una grande comunità di musulmani cinesi. È molto curioso vedere donne cinesi con il velo qui nel bel mezzo della Cina. Il quartiere musulmano offre un mercato di cibo da strada molto grande e rumoroso e la Grande Moschea di Xi’an (mar-nov: 25¥, dic-feb: 15¥|🕔8-19) dell’VIII° sec. che sembra un tempio buddista ma viene usato da sempre come moschea.

Un altro punto di interesse sono le imponenti Mura di Xi’an (54¥|sito web) lunghe 14km. Per salirci su ci sono vari gate, visitate il sito internet per capire quando aprono e chiudono perché hanno orari differenti. Le mura sono così larghe e lunghe che un giro in bicicletta vi offrirà un belvedere su vari scorci della città. Il costo è di 45¥ per noleggiare la bici per 2 ore.

In serata prendiamo il volo interno Xi’an-Guilin e poi bus privato per arrivare a Yangshuo.

Giorno 13: Yangshuo è un paesino rurale molto grazioso e le sue campagne sono tutte da scoprire. Anzitutto non perdetevi il giro in bicicletta, accompagnati magari da una guida locale che vi farà fare un bellissimo giro. Ci sono svariati percorsi, noi abbiamo preso quello chiamato Ten-Mile Gallery (~120¥ in base a cosa si visita |sito web1sito web2) che è di circa 20 km: 12 all’andata e 8 al ritorno.

Il percorso è davvero molto bello e semplice perché sarete circondati da risaie, vegetazione e dalle diramazioni del fiume Li, ma soprattutto dai vistosi picchi verdeggianti a perdita d’occhio che ne fanno da cornice. L’area dei picchi è immensa e arriva fino a Guilin! Il giro di andata, termina alla base della Moon Hill, una collina con al centro un buco che volendo si attraversa. La scalinata è facile e si impiegano 10′ di gradini.

In serata abbiamo assistito a uno show STUPENDO: il Liu San Jie Impression Light Show (230¥), previamente prenotato dall’Italia. Ma che cosa è? E’ un maestoso, delicato e impressionante spettacolo di luci e coreografie in una atmosfera e scenario fantastici. Ci sono ben 600 attori con la regia di Sanjie Liu, lo stesso di “Lanterne Rosse” e della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino 2008. Il palcoscenico è il fiume Li stesso con lo sfondo naturale dei picchi illuminati. Il teatro è all’aperto e ospita 4.000 spettatori ogni sera!

Giorno 14: In questa giornata abbiamo visitato i dintorni di Yangshuo. In mattinata avevamo la Navigazione del fiume Li su barche di bambù e fatto una passeggiata nella cittadina antica di XingPing. La navigazione sul fiume ha un paesaggio mozzafiato, tant’è che gli scenari visti il giorno prima si ripetono e intensificano. Questo luogo è così importante e suggestivo che è stato introdotto nella banconota da 20¥.

Subito dopo XingPing ci fermiamo nel paesino di Fuli dove visiteremo il mercato. E’ molto povero, ma per questo motivo caratteristico e interessante. Vendono verdura, frutta, carne e vestiti. Cucinano zuppe, tagliano i capelli ai bambini e ai signori e si incontra un misto di etnie. Abbiamo anche visto che vendono e cucinano cani.

Sempre col bus privato ci dirigiamo a nord di Guilin e giungiamo a Huangluo dove incontriamo le donne di etnia Yao. In Cina sono molto famose perché hanno la caratteristica di avere i capelli molto lunghi. L’attenzione è tutta verso le donne che, una volta compiuti i 18 anni di età, non si tagliano più i capelli, difatti possono arrivare a misurare 2 mt di lunghezza! Al tramonto giungiamo a Ping’an.

Giorno 15: L’ingresso al villaggio di Ping’an costa 100¥ e bisogna fare un tratto a piedi per entrare nel piccolo centro. Il paesino è molo grazioso perché è un insieme di viuzze tortuose sali e scendi, che si diramano tra case e alberghi tutti di legno. Il villaggio si trova nel bel mezzo delle risaie terrazzate. I punti scenici più famosi sono la Terrazza dei Nove Draghi e delle Cinque Tigri a est del villaggio e quella delle Sette Stelle con la Luna a ovest. Oltre quest’ultima terrazza è possibile proseguire verso il sentiero che porta ad altri panorami. Le risaie cambiano durante l’anno a seconda della stagione, se è periodo di raccolto, di semina o di crescita del riso. Noi le abbiamo trovate rigogliose e verdi. Dalle foto che si trovano su internet si possono vedere quando le terrazze sono degli specchi d’acqua. Sarebbe bello vedere ogni momento della fase di crescita del riso, ma ahimè non è possibile.

La sera il nostro bus ci riporta a Guilin perché abbiamo il volo per Xiamen.

Giorno 16: A Xiamen non c’è molto da vedere, anche se è una città gettonata in Cina, difatti in molti vogliono trasferirsi qui per la pulizia e il verde abbondante presenti nelle vie della città. Sembrerà strano, ma Xiamen dista appena 2 km da Taiwan. L’isolotto di Lieyu il piccolo arcipelago limitrofo che sta di fronte all’isola di Xiamen, appartiene a Taiwan.

A Xiamen ci stiamo solo qualche ora del mattino per visitare l’isola di Gulangyu. Per sbarcare in questa isola prendiamo il traghetto (35¥) dal molo est. Gulangyu è totalmente pedonale e ha conservato alcuni edifici in stile coloniale dopo la fine della colonizzazione europea. Anche se è patrimonio UNESCO, non mi è piaciuta per niente. Difatti, ad averlo saputo prima, avrei fatto un visto multi entrata per la Cina così da evitare la gita a Gulangyu a favore di un giro a Lieyu e quindi a Taiwan!

Ad ogni modo lasciamo questa isola e subito dopo andiamo al villaggio di Chuxi (ingresso 100¥) immerso nel verde. Sembriamo di essere atterrati su un altro pianeta! Il nostro albergo è uno splendido Tulou, che letteralmente significa “costruzione di terra”. Sono un agglomerato di case collettive costruite a forma circolare o rettangolare. Sono le residenze tradizionali del popolo dell’etnia Hakka che 600 anni fa hanno iniziato a costruire queste abitazioni con fango, legno, bambù e paglia di riso. Stupende!

La serata è piovosa, ma al calar del buio le lanterne rosse si accendono, il rumore del ruscello si mescola con quello della pioggia e noi rimaniamo incantati sui balconi di legno di queste abitazioni uniche. Dormiremo in questa fiaba.

Giorno 17: Dopo un tifone splende sempre il sole. Il mattino seguente è una splendida giornata per ammirare meglio questo villaggio composto da sole case comunitarie. Posso affermare che è stato uno dei luoghi meno conosciuti e bizzarri dove abbia mai dormito. Dopo aver visitato Chuxi, andiamo a spasso tra i vari villaggi degli Hakka. In ordine abbiamo visitato Tianluokeng (100¥), Yuchang (90¥) e infine Taxiacun (90¥). Questi Tulou sono una meraviglia. Li scoprirono per la prima volta gli americani che col satellite pensavano fossero basi missilistiche. È un luogo remoto poco battuto dal turismo internazionale. Abbiamo avuto il privilegio e fortuna di dormire in una casa Tulou ed essere gli unici turisti! Durante la giornata si è svolto il funerale di un anziano del villaggio. Il funerale è a clima festoso quando muore un anziano, silenzioso e rapido quando muore un giovane. Inoltre gli Hakka hanno tutti lo stesso cognome e vivono anche a Taiwan e nelle Filippine. Un Tulou per essere definito tale deve essere fatto di fango, essere alto almeno 3 piani ed essere quadrato, circolare, ovale o a forma di D.

Conclusa questa fiaba, torniamo a Xiamen perché ci aspetta il treno veloce per Hangzhou (⌛5hh e 30mm) che ci servirà come meta base per spezzare il viaggio.

Giorno 18: Al mattino presto lasciamo Hangzhou e prendiamo il treno (⌛90′) per Suzhou. E’ una città molto piacevole che vi consiglio di visitare partendo dalle Pagode Gemelle (20¥ |🕔9-17) per poi proseguire a piedi verso nord seguendo le sponde del Pingjiang River. Lungo la strada dall’omonimo nome del canale, troverete una stradina a destra che porta al China Kunqu Opera Museum molto ben tenuto che offre uno spaccato di ciò che una volta era la Kun Opera House. Se capitate di domenica alle 14.00 ci sono gli spettacoli che, anche se possono essere piuttosto lunghi, vale la pena dare un’occhiata, perché è una attività culturale unica. Se si arriva presto, si può anche guardare l’artista che si mette il trucco e il costume.

Terminata la passeggiata lungo il canale, si svolta a sinistra e si visitano i Giardini dell’Amministratore Umile (90¥ |🕔7.30-17.30| sito web), davvero molto belli, con padiglioni, laghetti, vegetazione e residenze tipiche. Uscendo dai giardini sulla destra ci sono due musei gratuiti:

– il Suzhou Garden Museum (🕔mar-dom: 9-17 | sito web) con plastici, spiegazioni su come venivano realizzate le strutture e i giardini e alcuni accessori vari legati alla vita in queste residenze;

– il Suzhou Museum (🕔9-16| sito web) con la sua particolare struttura moderna, ospita oltre 30.000 reliquie culturali, tra manufatti scavati, dipinti e calligrafia della dinastia Ming e Qing e arti e mestieri antichi.

Giorno 19: La mattinata la spendiamo a Tongli, patrimonio UNESCO. Da Suzhou prendiamo prima la metro (linea 4 |15¥) fino al capolinea e poi il bus (725 |2¥) che lascia vicino alla biglietteria. L’ingresso costa 100¥ e vale per una sola entrata, se uscite non potrete più rientrare con lo stesso biglietto. Tongli sembra una piccola Amsterdam orientale: canali che sbucano ovunque con ristorantini sui lungofiume. La città è ricca di atmosfera perché conserva tipici giardini, residenze ed architetture delle dinastie Ming e Qing.

Tornati a Suzhou facciamo una passeggiata per vedere l’unico tratto di mura antiche ancora in piedi, ubicate nell’angolo sud-ovest della città antica. Inoltre, è possibile visitare il Museo della Seta (🕔9-16.30) a nord della città. Finite le visite consiglio di prendere un treno per Shanghai così da dormirci ed avere più tempo il giorno dopo per visitarla con calma.

Giorno 20: Treno veloce per Shanghai (⌛40′). E’ la città più popolosa del mondo, moderna che ha perso quasi del tutto la sua parte storica. Vi abbiamo dedicato solo un giorno e mezzo e devo dire che per i nostri gusti è bastato perché siamo riusciti a vedere tutto quello che ci interessava. Se si vuole fare con più calma servono due comodi giorni interi.

Immancabile è la passeggiata sul Bund, il lungofiume moderno di Shanghai ove ammirare uno degli skyline più famosi al mondo. Dall’altro lato del fiume, c’è il quartiere Pudong, il cuore finanziario della città. Per puro caso gli ingressi ai grattacieli costavano la metà per via di un evento che si svolgeva in quei giorni. Ne abbiamo approfittato per salire la mattina sulla Oriental Pearl Tower (vari prezzi |🕔8-21.30 | sito web) e poi in serata sulla Shanghai Tower (vari prezzi |🕔9-21| sito web), il secondo grattacielo più alto al mondo e primo in Cina. Nello stesso quartiere, vale la pena fare un giro in Battello sul fiume Huangpu (~120¥ |⌛45′) che fa un ampio giro per ammirare lo skyline della città. Per assicurarsi un posto, è bene comprare il biglietto tempo prima. Noi abbiamo prenotato il nostro tour ad un chiosco a nord della Oriental Pearl Tower.

Vicino al Bund c’è il Giardino del Mandarino Yu (40¥ |🕔8.45-16.15) e non troppo lontano, con una passeggiata si arriva al Mercato dei Grilli. Non è un posto turistico, difatti c’è una vera e propria vendita e scambio di grilli domestici, con le loro gabbie di varie dimensioni e il mangime, una meta interessante e caratteristica. I grilli sono considerati animali da compagnia in quanto con i loro versi ricordano la primavera nelle tristi giornate fredde d’inverno.

Giorno 21-22: Ultimo giorno a Shanghai e in Cina. Visita del Tempio del Buddha di Giada (10¥ |🕔8-16.30) facilmente raggiungibile in metro. Successivamente facciamo un giro per gli ultimi Hutong della città, nel quartiere di TianZiFang, una zona residenziale tradizionale che è stata rinnovata dalla Concessione Francese. Altri punti di interesse sono la zona pedonale di Nanjing Road, strapiena di gente e poi People’s SquarePeople’s Park. Nella piazza c’è il Museo di Shanghai (🕔mar-dom: 9-17), molto interessante. Nel parco invece ci è capitato di vedere un grande numero di signori e signore che erano sedute con degli ombrelli poggiati a terra e una scritta poggiata sopra. Sono in pratica genitori e nonni che cercano di sistemare i propri figli, una cosa che ho trovato shockante e fuori dal tempo.

Ahimè il viaggio volge al termine, a mezzanotte dobbiamo essere all’aeroporto per tornare a casa. Per raggiungerlo prendiamo il treno MagLev (Magnetic Levitation), il mezzo di terra più veloce al mondo che può arrivare a 501km/h. È un treno che viaggia senza toccare le rotaie grazie alla levitazione magnetica e alla forza contrastante dell’aria. Abbiamo impiegando 7min per arrivare in aeroporto e sembrava di volare! Xièxiè Cina!!!

Conclusioni: La Cina me l’hanno sempre raccontata come caotica, sporca e arruffona. Invece questo paese mi ha stupito in positivo per vari aspetti: pulizia, cortesia, cibo e meraviglie visitate. Le stazioni metro e i treni brillano, la puntualità dei mezzi pubblici raggiunge la perfezione. Le persone sono cordiali, la tecnologia è arrivata in ogni settore e ha superato l’Europa. E’ un paese già proteso verso il futuro, tanti giovani, un ordine crescente, tante etnie e tradizioni. La Cina mi è piaciuta moltissimo, andateci!


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