La mia prima isola dell’arcipelago delle Canarie è stata Fuerteventura. Si è rivelata una meta molto interessante, contro ogni aspettativa. Andarci durante le nostre mezze stagioni è il periodo migliore probabilmente, perché in inverno capitano alcuni giorni di freddo e le giornate sono corte. Noi c’eravamo a fine settembre e per fortuna non abbiamo neanche incontrato vento. L’isola presenta paesaggi lunari, c’è un buon mare e non costa molto; ci sono turisti da tutta Europa, soprattutto inglesi o persone che vengono a svernare qui. Noi abbiamo affrontato il viaggio utilizzando i mezzi locali e visitando il nord dell’isola, alloggiando a Corralejo. Abbiamo anche: affittato le bici per percorrere la Strada delle Caldere, scalato vulcani e dune di sabbia, bevuto sangria e fatto il bagno in ogni spiaggia che ci capitava… Insomma una bella mini-vacanza lowcost da riperete, magari esplorando nuove zone.
Indice
SCHEDA DI VIAGGIO | ||
Giorni | 3,5 giorni | 23-26/09/2021 |
Costo | 215 € a testa | Inclusi: voli, mezzi, noleggio, hotel, cibo |
Persone | 2 viaggiatori | |
Compagnia | WizzAir | |
Valuta | Euro | |
Lingua | Spagnolo | Inglese e Italiano molto parlati |
Religioni | 78% cristiani | 20% altro 2% islamici |
Fuso orario | SI | -1h |
Visto | NO | Membro dell’UE obbligata ad aderire allo Spazio Schengen (Carta d’Identità accettata) |
Elettricità | 230 V | Tipi di prese: C, F |
Costi: Partiamo dal cibo. A cena abbiamo speso sempre non più di 18€ a persona. Tale prezzo valeva per un piatto principale, un contorno, e una sangria. La colazione invece la facevamo nel nostro appartamento dopo aver fatto la spesa al supermercato.
Per quanto riguarda l’appartamentino, si è speso 21,50€ a testa a notte, ma eravamo in un perido non di alta stagione. Tuttavia si trovano i prezzi tra i più disparati, anche perché gli alloggi non sono costosi come alle Baleari…
Infine, per il trasporto abbiamo preferito muoverci con i mezzi pubblici, affittando un giorno la bicicletta. I bus non costano molto e il prezzo dipende dalla tratta. Tuttavia, noleggiare un’auto o uno scooter non è difficile, né dispendioso.
Per farvi un’idea, vi riepilogo tutte le spese (per persona) che ho sostenuto in questa vacanza:
Riepilogo costi | |
Voli | 19,98€ |
Assicurazione | – |
Albergo | 64,50€ |
Noleggio bici | 11€ |
Trasporti | 30,80€ |
Alimenti | 89€ |
TOTALE | ~215€ |
Trasporti:
Avendo alloggiato nel nord dell’isola, abbiamo preso alcuni bus extra urbani per raggiungere i posti vicini a Corralejo. Per le infot su tutte le corse, potete consultare il sito ufficiale tiadhe.com così capirete anche il grado di copertura dei bus. L’auto abbiamo preferito non prenderla perché in quei pochi giorni non ci saremmo allontanati molto da Corralejo. In compenso abbiamo affittato per qualche ora una bicicletta per fare alcuni giri nei dintorni.
Da e per l’Aeroporto:
Dall’aeroporto di Fuerteventura, per raggiungere Corralejo, abbiamo preso due bus (prezzo totale 4,80€). Quello che parte dall’aeroporto, è la linea 03 e ferma nella città principale, Puerto del Rosario, dalla quale abbiamo cambiato con la linea 06 per giungere alla stazione centrale di Corralejo.
Cibo: Oltre ai piatti tipici della Spagna, come l’immancabile Paella, il piatto più famoso della Canarie sono le Papas Arrugadas, piccole patate tonde lessate con la buccia e salate. Vengono mangiate come antipasto o contorno e sono veramente tipiche e deliziose, soprattutto se accompagnate dalle salse Mojo Rojo (a base di peperoni rossi, peperoncini rossi, spezie e aglio) e Mojo Picon (a base di coriandolo, peperone verde e aglio). Altri piatti tipici sono il Majorero di Fuerteventura (formaggio di capra) e gli stufati: il Sancocho di capra e soprattutto il Sancocho canario e gofio a base di pesce accompagnato dal gofio, una polenta di farina di cereali.
Se accompagnate il tutto con la Sangria o con il Rum y miel (liquore tipico con rum e miele), la fiesta è a tavola!
Itinerario: Nella seguente mappa che ho realizzato, trovate tutte le tappe con i luoghi visitati (in verde), l’appartamento (in giallo), le fermate dei mezzi (in blu) e alcuni dei luoghi dove abbiamo mangiato (in arancio).
PROGRAMMA | ||||
Giorno | Tratta | Mezzi | Alloggio | Voto |
---|---|---|---|---|
1° | Roma -> Fuerteventura | Aereo + Bus | Stanza Privata Loly (AirBnB) | 4/5 |
2° | Corralejo | A piedi | ||
3° | Corralejo -> El Cotillo | Bici | ||
4° | Corralejo -> Roma | Bus | – |
Atterriamo di giovedì pomeriggio a Fuerteventura e, usciti dall’aeroporto, prendiamo prima il bus 03 (1,40€ |⌛ 20′) per Puerto del Rosario e poi cambiamo con il bus 06 (3,40€ |⌛ 40′) per arrivare alla nostra destinazione finale, Corralejo. Il tempo di prendere la camera e siamo prossimi al tramonto, quindi usciamo per il centro costeggiando le spiagge e gli scogli per arrivare nella cittadina portuale e consumare una ottima cena tipica.
Il giorno dopo sono impegnato con il lavoro, quindi solo alle 17.00 ora locale mi libero per esplorare la zona. Dal nostro alloggio si può raggiungere facilmente a piedi il Parque Natural Dunas de Corralejo che lo trovo meraviglioso! E’ un parco naturale nel quale nei secoli si sono formate dune di sabbia proveniente dal Sahara. Si estende per diversi chilometri lungo la costa di nord-est ed è spesso battuto dai venti, difatti non è raro trovare surfisti divertirsi tra le onde. Fortunatamente e stranemente, noi abbiamo beccato la giornata senza vento quindi era possibile fare il bagno facilmente un po’ ovunque.
La mattina seguente, decidiamo di affittare la bicicletta (11€) mezza giornata, per fare una bella escursione in mountain bike sul Camino Natural de Fuerteventura, ovvero la strada dei crateri di Fuerteventura. Il paesaggio marziano è veramente bello e potrete vedere sia da vicino che in lontananza una serie di picchi brulli e scuri (Montaña San Rafael, Volcanes de Bayuyo, ecc) tutti uno di fila all’altro. Lungo la strada, parcheggiamo le bici e facciamo un piccolo trekking sul facile pendio del vulcano Calderón Hondo, famoso appunto per il suo cratere tondo e dalla cui sommità si ammira un bellissimo paesaggio.
Tornati in sella, percorriamo una strada in discesa per raggiungere la costa nord, dove ci attende la bianchissima e soprattutto curiosa Popcorn Beach o Playa de Palomitas de Maiz. La particolarità è che la spiaggia è formata da piccoli coralli levigati dal mare a forma di popcorn che stranamente si sono accumulati in questo punto, formando una spiaggetta. Attenzione che non è una vera e propria spiaggia dalla quale fare il bagno, perché i coralli si sono accumulati in un punto, ma per fare il bagno si passa dagli scogli e se il mare è agitato non è proprio agevole entrare in mare. E’ più un punto dove fare foto e poi andare via.
Dalla Popcorn Beach torniamo a Corralejo per lasciare le bici e verso l’ora di pranzo saliamo sul bus linea 08 (6,20€ a/r |⌛ 40′) per El Cotillo. Abbiamo speso il pomeriggio in relax tra le strade di questo grazioso e caratteristico paesino, facendo anche un bagno al mare a Playa la Concha con sabbia bianca finissima e mare calmo per via della protezione degli scogli vicini. A El Cotillo si può assistere anche a un bel tramonto, difatti abbiamo fatto così, aspettandolo comodamente seduti a cena e gustando del buon pesce. In serata siamo rientrati a Corralejo sempre con il bus.
Domenica mattina decidiamo di fare un giro sull’Isola Los Lobos o Isla de Lobos, un piccolo isolotto distante appena 2km da Corralejo. Deve il suo nome ai leoni marini che abitavano l’isola, ma che ormai si sono estinti da questo luogo.
Per raggiungere l’isola si può prendere un taxi-boat che costa 15€ (recatevi ai gabbiotti del molo il giorno prima per sapere gli orari di partenza e prenotare). Attenzione: per accedere all’isolotto è necessario un permesso gratuito obbligatorio, prenotabile online dal sito lobospass.com. Essendo riserva naturale, il permesso serve perché sull’isola non possono essereci un numero eccessivo di persone simultaneamente.
Sull’isola non vi abita nessuno, ma è possibile fare varie attività: bagno al mare, mangiare nell’unico ristorantino presente, escursione al faro, trekking sul vulcano, ecc. Noi abbiamo prima fatto il piccolo trekking che dal molo porta sulla sommità de La Caldera. Il sentiero è facile ed è ben mantenuto e tracciato; dal cratere la vista è molto bella perché si vede Fuerteventura, Lanzarote e l’Isola Los Lobos stessa.
Una volta scesi dalla caldera, ne abbiamo approfittato per un ultimo bagnetto al mare nella caletta di Playa de la Concha. Il blu è descrivibile guardando le foto, il mare è piatto perché protetto, insomma, un posto ideale per rilassarsi in ammollo.
Nel pomeriggio ci dirigiamo sulla via del ritorno per l’aeroporto e poi Roma.
Gracias Fuerteventura!

Conclusioni
L’isola è organizzata e pulita. Si possono raggiungere i vari posti agilmente sia in auto che con i mezzi pubblici. Tuttavia il noleggio è la soluzione migliore anche perché non costa molto. Mi rimarranno impresse le aiuole e le rotatorie, tutte con cactus, piante grasse e terreno lavico. Fateci caso, sono davvero belle e fuori dal comune.
Nelle giornata ventose, è possibile anche prendere lezione di surf, per provare una nuova esperienza. Con più giorni a disposizione, si può visitare il sud di Fuerteventura perché presenta alcune attrative interessanti, come la spiaggia Sotavento che è quasi sempre calma perché riparata, appunto perché è sotto vento.