Estate 2021, un viaggio pazzo per riscoprire la voglia di viaggiare: prima tappa Berlino, poi Cipro, Cracovia, Croazia e Bosnia Erzegovina! In questo articolo parlerò di Cracovia e di Bosnia ed Erzegovina.
Un viaggio in autonomia in piena estate solcando il mar Adriatico tra alcune delle più belle isole della Croazia, perdendosi nelle vie strette delle sue città-salotto, eleganti, luminose e ricche di storia. Poi un assaggio di Bosnia ed Erzegovina, da Mostar e il suo incredibile ponte alla capitale Sarajevo. Un viaggio che sa proprio di vacanza, di libertà, di mare e natura, ma anche di cultura, patrimoni UNESCO e di posti stupendi da visitare, a due passi dall’Italia.
Indice
SCHEDA DI VIAGGIO | ||
Giorni | 11 giorni | 15-25/08/2021 |
Costo | 669,50 € a testa | Inclusi: voli, mezzi, musei, hotel, cibo |
Persone | 2 viaggiatori | |
Compagnia | Ryanair e WizzAir | |
Valuta | Croazia: Kuna croata 1€ = 7,20kn |
Bosnia: Marco bosniaco 1€ = 1,95km |
Lingua | Croato (24% della popolazione parla italiano. Inglese molto parlato) | Bosnia: bosniaco, serbo, croato (inglese parlato) |
Religioni | Croazia: 93% cristiani 5% atei | Bosnia: 51% islam 46% cristiani |
Fuso orario | NO | |
Visto | Croazia: NO – Carta di Idendità accettata Aderisce allo Spazio Schengen ma effettua controlli alle frontiere |
Bosnia: NO – Carta di Idendità accettata Non aderisce allo Spazio Schengen ed effettua controlli alle frontiere |
Elettricità | 230 V | Tipi: C, F |
Prima di partire: Il nostro tour in Croazia ha toccato le città e le isole principali della costa, ma questa nazione ha tanti posti belli da offrire al pubblico, inevitabilmente abbiamo dovuto saltare delle tappe per mancanza di giorni. Prima di partire potete consultate il sito croaziainfo.it per pianificare meglio il vostro tour. Anche la Bosnia ed Erzegovina ha un sito ufficiale (travel-bosnia.ba) dove poter reperire maggiori informazioni.
E’ preferibile comprare qualche giorno prima i biglietti dei traghetti per le isole croate. Invece le escursioni per day-tour li potete prendere facilmente una volta che sarete nelle città.
Costi: Purtroppo la Croazia sta diventando ogni anno sempre più costosa. Con gli alberghi ce la si cava con 25€ a notte a testa per camera doppia, mentre per molte attrazioni turistiche i prezzi sono saliti alle stelle, vedi ad esempio il parco di Krka che costa ben 28€ e le mura di Dubrovnik che una volta erano ad accesso gratuito mentre ora cotano la bellezza di 28€! Idem per mangiare, tutti ristoranti belli, bellissimi, ma a caro prezzo.
In Bosnia invece, il costo della vita per un turista non è preoccupante perché si mangia, dorme e visita con poco.
Vi riepilogo comunque tutte le spese (per persona) che ho sostenuto in questa vacanza, per farvi una idea:
Riepilogo costi | |
Voli | 42€ |
Assicurazione | – |
Alberghi | 224,50€ |
Ingressi attrazioni | 80,50€ |
Trasporti | 126€ |
Alimenti e altro | 223€ + 3,50€ |
TOTALE | ~699,50€ |
Trasporti:
Mezzi extra-urbani:
Per girare la Croazia abbiamo preso i bus via terra, utilizzando spesso la compagnia locale Arriva e la famosa FlixBus, mentre tra le isole i traghetti delle compagnie Jadrolinija e Krilo.
Per muoverci in Bosnia ed Erzegovina invece, abbiamo usato solo i treni prenotabili dal sito zfbh.ba.
Da e per gli Aeroporti:
Per arrivare e tornare dalla Croazia abbiamo preso un volo per Zara all’andata e da Spalato al ritorno.
– Bus Zara: dall’aeroporto il bus della compagnia Liburnija vi porterà alla stazione centrale dei bus. L’autobus parte più o meno 30 minuti dopo l’arrivo dei voli di linea e la corsa costa 25kn.
– Bus Spalato: per raggiungere l’aeroporto di Spalato noi siamo partiti da Trogir da dove abbiamo preso il bus n37 che partiva ogni 30 minuti (ogni .00 e .30) al costo di 13kn.
Cibo: I piatti croati e bosniaci rientrano nella cucina tipica della penisola balcanica. Non è raro trovare i Burek e i Baklava in giro per i forni e i locali. Una specialità che accumuna le due nazioni sono i Ćevapčići carne trita di manzo e agnello con sale e spezie a forma di polpettine tonde o cilindriche. Sono cotte alla griglia o alla piastra e si accompagnano con cipolla bianca cruda e l’Ajvar una salsa piccante preparata con peperoni rossi macinati e spezie, o con il Kajmak, un prodotto lattiero-caseario cremoso.
In Croazia si incontra spesso nei menù dei ristoranti risotti e fritture di pesce. Molto sfiziosi sono i peperoni ripieni di carne, riso e spezie. Un piatto molto tipico è il Brodet, ovvero acciughe al pomodoro e aglio con polenta.
In Bosnia il piatto nazionale è il Bozanski Lonac, uno stufato di carne e verdure a pezzi cotto a fuoco lentissimo. Il dolce tipico è l’immancabile Baklava e stranamente anche il Tres leches.
Itinerario: Nella seguente mappa che ho realizzato, trovate tutte le tappe con i luoghi visitati (in verde), gli alberghi (in giallo), le fermate dei mezzi (in blu) e i ristoranti dove abbiamo mangiato (in arancio).
PROGRAMMA | ||||
Giorno | Tratta | Mezzi | Alloggio | Voto |
---|---|---|---|---|
1° | Cracovia -> Zadar | Volo | Villa Nada | 4/5 |
2° | Zadar -> Šibenik | Bus | Studio Old City (AirBnB) | 4,5/5 |
3° | Šibenik -> Split | Bus | Private Room in the Center | 5/5 |
4° | Split -> Hvar | Ferry | Beije Room (AirBnB – bagno in comune) | 4/5 |
5° | Hvar -> Korcula | Ferry | Rondina House | 5/5 |
6° | Korcula -> Dubrovnik | Ferry | Room in the middle of the City (AirBnB) | 4,5/5 |
7° | Dubrovnik | A piedi | ||
8° | Dubrovnik -> Mostar | Bus | Apartamento Pajevic (AirBnB) | 4,5/5 |
9° | Mostar -> Sarajevo | Treno | ||
10° | Mostar -> Trogir | Bus | Rooms Stipcic (AirBnB) | 4,5/5 |
11° | Spalato – Roma | Bus + Volo |
CROAZIA
Terminato il nostro tour a Cracovia, abbiamo preso un volo per la Croazia, atterrando a Zara. La città vecchia si estende su una piccola penisola della costa e le mura risalenti all’epoca della Repubblica Veneziana sono state dichiarate patrimonio UNESCO. La pavimentazione del centro storico fu realizzata in pietra bianca, così come tutti i suoi edifici, mentre i tetti spioventi sono in tegole rosseicce. Oltre a girellare tra le strette vie della città, soffermatevi nella Piazza dei 5 Pozzi, nella Piazza dei Signori e soprattutto nel Foro Rimski (la Piazza Vecchia) dove si erge la Chiesa di San Donato e la Cattedrale di Santa Anastasia.
Ciò che non dovete assolutamente perdere, e che vi consiglio di vedere sia di giorno che al tramonto, sono:
– l’Organo Marino (Morske Orgulje): un grande strumento musicale sperimentale montato sotto una scalinata e suonato dalle onde del mare. Per la precisione è un organo strutturalmente simile ad una scala digradante verso il mare, formato da 35 canne d’organo di diversa inclinazione, forma e lunghezza. Grazie al moto ondoso dell’acqua marina, queste canne producono suoni continuamente diversi modulati secondo sette accordi e cinque tonalità. Sulle scalinate dell’organo marino si può fare il bagno, oltre che assistere a un bellissimo tramonto sul mare sulle note dell’ograno stesso.
– il Saluto Al Sole (Pozdrav Suncu): un disco di vetro multistrato del diametro di 22 metri che protegge 300 pannelli solari fotovoltaici che di giorno assorbono l’energia del sole e di notte si illuminano dando vita a uno spettacolo di luci colorate in simbiosi con il ritmo delle onde del mare.
Giorno 2
Zadar -> Šibenik (Sebenico)
Al mattino presto, ci rechiamo alla stazione centrale di Zara e prendiamo il bus della compagnia Arriva (52 kune | ⌛90′) che ci porterà a Šibenik. Qui è come essere in Puglia: cibo buono, mare Adriatico, paesi di pietra bianca e un bel caldo.
Per avere una visione della città dall’alto, potete salire a piedi o in auto fino a ben due fortezze. La prima è la Fortezza di San Michele (60 kune |🕔9-16 | sito) e la seconda è la Fortezza Barone (40 kune |🕔9-16). Il prezzo in estate è il più elevato della stagione, ma esiste anche il combinato a 70 kune. Sono due belle fortezze medievali, ma simili a molte altre che se ne vedono in Italia; per questo motivo abbiamo preferito evitare di pagare l’ingresso dato che il panorama si vedeva lo stesso da entrambe esternamente.
Nella città vecchia invece, non perdetevi la Cattedrale di San Giacomo (30 kune |🕔08.30-20.30) patrimonio UNESCO. È la chiesa più grande al mondo realizzata in sola pietra. La cattedrale fu costruita in stile tardo gotico sulla base della vecchia chiesa romanica nel 1431. I lavori proseguirono grazie all’intervento di alcuni costruttori veneziani. Successivamente la cattedrale assunse lo stile rinascimentale toscano puro.
Tra le varie attività da fare nei dintorni di Sibenik, noi abbiamo scelto le di visitare il Parco Nazionale di Krka (200 kune|🕔estate: 8-20 | np-krka.hr). Per raggiungere il parco è possibile, oltre che in auto, prendere il traghetto dal porto o il bus dalla stazione. Noi abbiamo scelto il bus (7,75€ a/r) che ci ha lasciato all’ingresso di Lozovac. Al ritorno invece abbiamo preso il bus da Scardona. Nel parco ci sono le famose cascate con tanta acqua che scorre tra la natura di un verde lussureggiante e che corre lungo l’omonimo fiume per sfociare poi nel mare di Sebenico. Attenzione: non è più consentito fare il bagno! O per lo meno quando siamo andati noi, non era consentito. Non sappiamo perché, ma, onestamente parlando, il prezzo del biglietto è così caro in alta stagione che non merita assolutamente visitare il parco. Avrei fatto ben altro, tipo un tour in barca tra le isole Prvic, Zlarin e Krapanj.
Visito che alle cascate non permettono più il bagno. Sulla strada che costeggia il fiume, abbiamo trovato un punto di balneazione dove alcuni facevano anche tuffi dal ponte e bagnetti dal molo. Ne abbiamo approfittato per fare lo stesso anche noi.
Giorno 3
Šibenik – Split (Spalato)
Al mattino saliamo sul bus della compagnia Arriva (54 kune |⌛90′) che ci porterà a Spalato. Il nostro albergo è nel centro storico, il che ci consente di fare dei bei giri per le vie bianche della città, senza alcune fatica.
Una chicca indiscussa della Croazia è il Palazzo di Diocleziano (80 kune |sito), uno degli edifici romani meglio conservati al mondo, non per niente è patrimonio UNESCO! Un palazzo che fungeva da fortezza, con 4 torri imponenti e 4 porte di accesso. Uno dei lati era bagnato dal mare. Il Peristilio è ancora intatto! Il Mausoleo ottagonale dove fu sepolto Diocleziano (l’ultimo persecutore dei cristiani) è ora una chiesa e il Tempio di Giove è ora un Battistero. Si può salire sulla torre della chiesa di S. Domenico per ammirare il panorama.
Il mattino seguente prendiamo il primo traghetto della Jadrolijnea (110 kune |⌛60′) che da Spalato ci porterà sull’isola di Hvar. La cittadina di Lesina è un gioiello bianco nel mare croato! Passeggiare tra le sue vie è davvero un piacere, ci sono locali ovunque, soprattutto nella strada principale che dall’Arsenale collega la Chiesa di S. Stjepana. Un bel punto di osservazione è la Fortezza Spagnola che regala una ottima vista sulla città, sulle isole e sul mare.
I punti di balenazione vicini sono tanti e la maggior parte sono raggingibili a piedi. Ad esempio, c’è la Pokonji dol Beach con un bel mare e dove si può fare un po’ di snorkeling e poi la Beach Križna Luka dove poter assistere al tramonto. Se invece volete optare per i day tour nelle isole limitrofe (Marinkovac, Jerolin Paklinski, Planikovac), al porto troverete una vasta scelta di agenzie che vi proporranno i loro tour in programma.
Giorno 5
Hvar – Korčula (Curzola)
Altro giro altra corsa, sempre con Jadrolijnea (110 kune |⌛75′), lasciamo Hvar e sbarchiamo nella piccola ma bellissima Korčula!
Il centro storico in stile veneziano è a forma di foglia con gli edifici e le stradine costruiti in modo tale da deviare la bora d’inverno e di agevolare l’entrata del maestrale in estate! Inoltre, qui vi è anche vissuto e cresciuto Marco Polo, insomma, una città così piccola ma che conserva tante chicche degne di nota.
Se si sale sul Campanile di San Marco (25 kune) e sul belvedere del Forte Svetog Vlaha, potrete ammirare il paesaggio circostante e, se vi interessa, c’è anche il Museo dedicato a Marco Polo. Infine, è possibile fare il bagno a mare nelle immediate vicinanze della città vecchia, vi basterà scendere le scale dalle mura che vi porteranno a degli scogli affioranti. Stessa cosa sulla punta nord della città, lì c’è addirittura una piccolissima spiaggia di ciottoli. Qui abbiamo fatto anche dello snorkeling libero, trovando molti pesci e alcune stelle marine.
Giorno 6
Korcula – Dubrovnik (Ragusa)
L’indomani mattina prendiamo il nostro ultimo traghetto della compagnia Krilo (140 kune |⌛120′), con destinazione Dubrovnik, la perla tra le perle croate! Una città interamente fortificata, con mura e bastioni altissimi, i tetti tutti uguali, la posizione fantastica abbracciata dal mare. Dopo i bombardamenti di Sarajevo del ’92, la città rinacque completamente! Ovviamente oggi è patrimonio UNESCO.
Le Mura di Dubrovnik (200 kune | estate: 8-19) purtroppo non sono più ad accesso gratuito e costano anche tantissimo a mio avviso; non si può neanche assistere al tramonto in estate perché alle 19 chiude. Tuttavia il periplo delle mura va fatto una volta nella vita perché è bellissimo, tutti gli scorci sono diversi, quindi un giro completo è consigliato. Con lo stesso biglietto delle mura si può anche entrare nel Forte Lovrijenac, che merita una visita sia di giorno che di sera.
Un altro panorama di Dubrovnik che abbiamo visto è il Srđ a 3,5 km a piedi in salita dal centro. Vi consiglio di affrontare la salita di mattina prima che sopraggiunga il caldo. Da questo colle i serbi bombardarono la città radendola quasi al suolo. Dubrovnik ottenne l’indipendenza da Venezia nel 1358 e cambiò nome da Ragusa a Dubrovnik nel 1991 quando passò al regno di Jugoslavia.
In città potrete perdervi per le stradine in discesa e salita continue, visitare il Palazzo Rector, alcune chiese e il Forte Santa Ivana. Inoltre, da non sottovalutare, si può fare il bagno a mare fuori le mura, infatti ci sono alcuni accessi che portano a degli scogli dove potersi distendere, fare il bagno scendendo le scalette o tuffandosi dalle scogliere. In alcuni punti ci sono anche dei chioschi per bere qualcosa o addirittura le docce gratuite per togliere la salsedine.
BOSNIA ed ERZEGOVINA
Con un bus urbano (15 kune) raggiungiamo la fermata dei bus extraurbani che si trova fuori dal centro di Dubrovnik. Qui ci aspetta il bus della compagnia Arriva (17€ |⌛3:45 ore) che ci porterà a Mostar. Usciamo quindi dalla Unione Europea per entrare in Bosnia ed Erzegovina, l’ultima nazione del nostro mega tour europeo! Durante il tragitto, faremo per ben 3 volte la dogana con controllo passaporti, perché il bus uscirà e rientrerà dalla Croazia più volte!
Arrivati finalmente in città, notiamo subito che, su molti edifici, ci sono ancora i segni dei proiettili della guerra del 1993. Ne da conferma anche il cimitero che fa un certo effetto, perché tutti i morti sono dello stesso periodo. Tuttavia, il centro città è molto carino, con il Kujundžiluk, ovvero il bazar all’aperto colorato, i ristorantini e i locali con tavolini open-air. Qui ho mangiato una delle baklava più buone della mia vita!
La cosa più importante da fare ovviamente, è visitare il mitico Ponte di Mostar, di epoca ottomana e alto 24 metri, il ponte dei ponti, patrimonio UNESCO! Fu costruito nel XVI° secolo, distrutto dalle forze croato-bosniache nel 1993 e ricostruito fedelmente nel 2004 utilizzando le stesse tecniche di costruzione dell’epoca!
Una attività tipica cui assistere, è il tuffo dei giovani tuffatori che si lanciano con coraggio dai 24mt del ponte. La scena è ormai molto turistica, infatti questi ragazzi se non accumulano mance a sufficienza, non si buttano. Io di coraggioso posso dire che ho fatto il bagno nell’acqua ghiacciata del fiume Narenta, sottostante il ponte. Alcuni si bagnano e assistono ai tuffi da giù, altri dal ponte o dai belvedere.
Un bel punto dove vedere il ponte, il fiume e la città dall’alto è il minareto della moschea Koski Mehmed Pasha (12 marchi). Si sale per le strettissime scale a chiocciola dove un tempo saliva il muezin. Da lassù la vista è davvero spettacolare.
In questo giorno faremo una gita andata e ritorno in giornata a Sarajevo, prendendo al mattino molto presto, uno dei pochi treni (10€ a/r |⌛120′) che porta nella capitale.
Sarajevo è famosa per i tristi avvenimenti storici. Nei pressi del Ponte Latino, nel 1914, venne assassinato l’Arciduca Francesco Ferdinando, fornendo il pretesto per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale!
Invece tra il 1992 e il 1996 ci fu la sanguinosa guerra etnica e religiosa e il lungo assedio. Ancora oggi qualche segno di quei tempi bui è ancora visibile, come le Rose di Sarajevo sparse per tutta la città. Non sono fiori ma i buchi sull’asfalto, a volte colorati con vernice rosso sangue, causati dai colpi di mortaio durante i quattro anni di assedio. I cecchini sparavano alla gente comune dai palazzi o dai monti… I cimiteri sparsi per la città portano tutti le date di morte di questi anni di assedio.
Sarajevo però non è solo sofferenza. Non me lo aspettavo, ma è una città dinamica che pulula di gente, soprattutto nei pressi del quartiere turco, colorato e pieno di vita. Un vero bazar di artigiani, sale da tè, caffè, negozietti e moschee. Me la aspettavo cupa e grigia e invece… Per le strade troverete il mercato, alcuni memoriali, dei forni eccellenti e anche qualche scritta delle famose Olimpiadi invernali del 1984. Ci sarebbe da vedere anche il Tunnel Museo di Sarajevo, ma era molto distante e non facevamo in tempo.
Giorni 10-11
Mostar – Trogir (Traù)
Lasciamo definitivamente la Bosnia per passare gli ultimi 2 giorni in Croazia. Con il bus della Flixbus (16€ | ⌛4 ore) superiamo un’odissea di 3 ore fermi alla frontiera per una incompetenza dei controlli di sicurezza e torniamo finalmente a Spalato. Da qui prendiamo il bus pubblico n37 (21 kune |⌛40′) per giungere a Trogir, una bellissima cittadina con il centro storico dichiarato patrimonio UNESCO.
La parte più interessante di Traù è un misto tra Taranto Vecchia (per le stradine e l’isola in cui il centro storico risiede) e Venezia (per i campanili nell’omonimo stile). I prezzi sono abbastanza cari anche qui.
Il mattino seguente torniamo in Italia con un volo da Spalato.
Hvala Croatia! Hvala Bosnia ed Erzegovina!
Conclusioni
La Croazia si estende in lunghezza e siamo riusciti a visitare solo una parte della costa, senza contare l’entroterra, come Zagabria e gli altri parchi naturali come i Laghi di Plitvice. Sarebbe da tornare sempre in estate per apprezzare la luce e il sole che ci hanno accompagnato per tutto il viaggio. A mio avviso la Croazia sta diventano troppo costosa, i prezzi molte volte sono pari a quelli italiani e alcune volte più costosi, il che è un peccato.

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