🇪🇸 Isole Baleari, Andalucia y Valencia

Viaggio ai tempi del covid-19. In questo giro strepitoso tra le regioni della Spagna, siamo partiti per le isole Baleari visitando Palma, Ibiza e Formentera, abbinando visite culturali al mare a tratti stupendo. Da Ibiza abbiam volato per Siviglia, da dove è iniziato il nostro tour on-the-road per l’Andalucia, godendo a pieno dei capolavori di una delle regioni più belle al mondo. Poi un salto a Gibilterra, per scoprire questo “strange” territorio inglese, e per concludere due giorni a Valencia, tra Calatrava, paellas e spiagge.
E allora… Vamos que nos vamos!!

Indice

SCHEDA DI VIAGGIO
Giorni 17 giorni 17/06/2021 – 04/07/2021 | 6gg Baleari + 9gg Andalucia + 2gg Valencia
Costo 1.310€ Inclusi: voli, mezzi, musei, hotel, cibo, noleggio auto
Persone 4 in Andalucia 2 alle Baleari e a Valencia
Compagnia Ryanair
Valuta Euro
Lingua Spagnolo in Andalucia Catalano nelle Baleari, Valenziano a Valencia
Religioni 78% Cristiani 2% Musulmani,  20% Atro
Fuso orario NO
Visto NO Membro dell’UE obbligata ad aderire allo Spazio Schengen (Carta di Identità accettata)
WiFi WiFi nei ristoranti e alberghi free
Elettricità 230 V C, F

Prima di partire: Per le Isole Baleari, considerate che i prezzi delle strutture ricettive aumentano da giugno ad agosto mano mano che ci si avvicina all’alta stagione. A luglio i prezzi tendono a raddoppiare, mentre ad agosto triplicano! Tuttavia, le Baleari sono una meta per tutti, perché non ci sono solo ragazzi che amano la movida e le discoteche. Ho visto famiglie, anziani, backpackers, insomma, un po’ di tutto.
Per l’Andalucia, la prima cosa che uno si domanda è “quando andare?”. E’ vero, in estate fa caldo, ma, per chi non lo soffre molto, sappiate che è un caldo secco, quindi più sopportabile. I periodi migliori sono la fine di maggio, poi giugno, settembre e i primi di ottobre. L’autonoleggio è quasi d’obbligo per poter muoversi velocemente risparmiando tempo e visitando di più.
Valencia infine si visita in un weekend. Per orgranizzare meglio il viaggio potete consultare questo sito visitvalencia.com in italiano che fornisce informazioni sui mezzi, sulle attrazioni e sulla ValenciaTourist Card (valutate però se vi conviene acquistarla).

Costi: Volendo riassumere: i prezzi sono abbastanza economici in Andalucia e Valencia, invece il tenore di vita delle Baleari è molto più alto, soprattutto ad Ibiza.
Per il cibo ho trovato le colazioni economiche in tutte e 3 le regioni. I ristoranti in Andalucia sono per tutte le tasche e, soprattutto, sono spesso molto buoni. Per le Baleari bisogna stare attenti, perché il rapporto qualità prezzo è differente: spesso cibo scarso a prezzi più elevati.

Gli ingressi ai musei e alle attrazioni principali non sono poi così costosi, soprattutto se li si paragona al nord Europa dove sono carissimi. Tuttavia, una cosa che non mi è piaciuta, è che quasi tutte le chiese sono a pagamento! Anche le più insignificanti.
Il noleggio auto e la benzina li abbiamo pagati poco perché le spese erano divise per 4 persone. Quindi tutto sommato il costo si è mantenuto basso per 17 giorni di viaggio itinerante. Di seguito il riepilogo:

Riepilogo costi a persona
Voli 57€
Alberghi 339€
Autonoleggio + Benzina 94€ + 25€
Parcheggi 24€
Ingressi 103€
Trasporti 160€
Alimenti + Altro 485€ + 23€
TOTALE ~1.310€

Trasporti: Anche in Spagna, come ormai ho constatato in più di mezza Europa, i mezzi di trasporto funzionano e sono puliti e puntuali. In Andalucia abbiamo affittato l’auto, quindi i mezzi pubblici li abbiamo usati solo a Siviglia.

Alle Baleari abbiamo preso i bus per le tratte:
– Palma -> Cap de Formentor: i biglietti in genere costano massimo 12€. Info qui: tib.org
– Aeroporto -> Palma a/r: bus A1 al prezzo di 5€ solo andata o 8€ a/r. Info qui: emtpalma.cat
– Aeroporto -> Ibiza a/r: bus urbano N10 al costo di 3,60€.
Tra le isole ci si sposta spesso con i traghetti della Balearia, molto costosi, ma efficienti. Info qui: balearia.com

In Andalucia, per raggiungere il centro di Siviglia dall’aeroporto, si prende il bus speciale EA a 4€.

A Valencia, dall’aeroporto al centro città, si prende comodamente in metro (orari 4-23.30 feriali e 5-00.30 festivi). Ci sono vari prezzi in base al biglietto, noi comprammo un’unica card da usare per 2 persone.
L’unico treno che abbiamo preso è quello che da Valencia ci ha portato a Sagunto. I treni sono consultabili qui: www.cp.pt

Cibo: In Spagna si mangia bene e non è una novità. Elencare tutti i piatti sarebbe impossibile.
A colazione troverete spesso le Ensaimada, un dolce tipico delle Baleari farcito con crema o cioccolato o cabell de angel (una marmellata di zucca o di sidro molto buona). Da provare anche il Flao, una torta di formaggio simile alla cheescake. Un po’ ovunque, ma soprattutto in Andalucia ho visto fare la colazione salata, con tostada con tomate o con jamon, ovvero pane abbrustolito con salsa di pomodoro fresco o prosciutto crudo. E a proposito di crudo… il Jamon Serrano e quello Iberico sono probabilmente i prosciutti crudi più buono al mondo!
Soprattutto col caldo, gli spagnoli consumano due tipi di zuppe: il Salmorejo e il Gaspacho. Sono zuppe fredde a base di pomodoro, che detta così non sembrano niente di che, ma vi assicuro che vi piaceranno. La prima è una vera e propria salsa/zuppa di pomodoro e aglio con l’aggiunta di pezzetti di jamon e uovo sodo, la seconda è più una bevanda di pomodoro perchè molto più liquida e servita spesso con ghiaccio.
Da provare sicuramente sono le Tortillas e le Empanadas. La prima è un incrocio tra una frittata e un gateau di patate, molto appetitoso, le seconde sono più argentine, ma hanno preso piede anche in Spagna, sono dei calzoncini ripieni di cane o verdure.
In ultimo la regina: la mitica Paella! Di mariscos (frutti di mare e crostacei) o alla valenciana (pollo o coniglio con verdure) è sempre squisita! E’ nata a Valencia dove è eccezionale, ma devo dire che anche in Andalucia e alle Baleari l’ho trovata buonissima.
Una modalità di mangiare in Spanga è con le Tapas. Sono degli assaggini o delle porzioni piccole e sono l’ideale se hai voglia di mangiare poco o assaggiare tante cose diverse.
Cosa bere di tipico? La Sangria, ovviamente! Io l’ho sempre accompagnata alla paella, una accoppiata perfetta. A Valencia non vi perdete la Orchata, una bevanda preparata con il latte di tubercolo ipogeo, endemico della regione di Valencia.

Cosa ho visitato: Nella seguente mappa che ho realizzato trovate tutte le tappe con i luoghi visitati (in verde), l’albergo, le fermate dei mezzi (in blu), i ristoranti dove abbiamo mangiato (in arancio). Le icone grigie sono i luoghi che non abbiamo avuto modo di visitare.

PROGRAMMA
Giorno Tratta Mezzi Alloggio Valutazione
Roma -> Palma di Maiorca Volo + bus Hostal Pinar 4/5 – Buona qualità del sonno, servizio e wifi ok
Palma di Maiorca A piedi
Palma di Maiorca Bus
Palma di Maiorca -> Ibiza Volo + bus Hostal Las Nieves 2/5 – qualità del sonno pessima, prezzi alti
Ibiza A piedi
Ibiza – Formentera Bus
Ibiza -> Siviglia Volo + bus Hospederia Luna de S. Marcos 4,5/5 – Ben fatto, pulito, spazioso
Siviglia A piedi + bus
Siviglia A piedi + bus
10° Siviglia – Carmona – Cordoba Auto: 134km Hostal La Fuente 4,5/5 – Stile stupendo, difficile trovare posto auto
11° Cordoba – Ubeda – Baeza – Jaen – Granada Auto: 293km Bellavista 4,5/5 – Vista sulla Alhambra. struttura medio-buona
12° Granada A piedi
13° Granada – Guadix – Malaga Auto: 264km Hostal Victoria 3,5/5 – Ottima posizione, wifi scarso
14° Malaga – Ronda – Gibilterra Auto: 249km Hostal La Campana 4/5 – Ottima posizione, camere ampie
15° La Linea – Cadiz – Jerez de la Frontera – Arcos de la Frontera Auto: 185km Pension San Marcos 2,5/5 – Stanza senza finestra!
16° Arcos – Siviglia -> Valencia Auto: 96km Ibis Aeropuerto 3/5 – A piedi verso l’aeroporto. Pioveva in camera!
17° Valencia Metro
18° Valencia -> Roma Metro + aereo

~ ISOLE  BALEARI ~

Giorni 1-2
Palma di Maiorca – Formentor

Il giorno della partenza atterriamo di sera, il tempo di arrivare in albergo, cenare e a letto. Il mattino seguente, iniziamo le visite del centro di Palma di Maiorca, con la sua imponente Cattedrale Basilica la Seu (8€ |🕔lun-sab 10-14.15) in stile gotico maiorchino e ubicata in una ottima posizione vicino al mare e ben visibile già dal porto.
Girando per Maiorca, noterete alcuni mulini delle Baleari, antichi simboli di questo arcipelago disseminati per le isole, alcuni dei quali conservati in ottimo stato. Sono mulini a vento, considerati patrimonio culturale della regione, poiché un tempo erano la principale fonte di energia per gli abitanti.

Poco prima di pranzo andiamo alla stazione dei bus, perché vogliamo uscire dalla città per arrivare al Far de Formentor, ubicato nella Serra de Tramuntana, che dal 2011 è stata dichiarata patrimonio naturale dell’umanità. Per raggiungere il faro sarà necessario prendere due bus, il primo è il numero 301 (⌛60′ | 10,35€ a/r) che porta a Port de Pollença. Qui scendiamo e, dato che abbiamo un’oretta di attesa per la coincidenza, facciamo una passeggiata fino al porto e mangiamo un bocadillo con jamon per pranzo. Saliamo poi sul bus 334 (⌛30′ bus fruibile solo in estate) e arriviamo finalmente al faro che è anche il punto più a nord dell’isola di Maiorca. Tutto il tragitto del bus offre scenari molto suggestivi e la vista dal faro merita il viaggio.
Nel bus di ritorno decidiamo di spezzare il viaggio scendendo a Pollença, un piccolo comune famoso per la scalinata dei 365 scalini del Calvario che detta così sembra qualcosa di mostruoso, ma è una scalinata facilmente percorribile. Il paesino è molto piccolo e a parte la scalinata non c’è molto fa vedere. Per questo motivo, finiamo subito la visita e torniamo a Palma di Maiorca.

Giorno 3
Palma di Maiorca

Questa è stata l’unica giornata uggiosa della vacanza, per cui abbiamo preferito visitare il faro il giorno prima e dedicare la mattinata per stare nel centro e visitare: la Casa Possible Museu Balaguer (🕔lun-ven 10-14, sab-dom 10.30-13.30), la Fundacion Juan March (🕔lun-ven 10-18.30, sab 10.30-14), che però abbiamo trovato chiusa) e la Sa Llotja de Palma (🕔mar-dom 10.30-13.30, 17.30-23), un edificio gotico del XV sec. con archi fantastici dove spesso fanno mostre d’arte pubblica.
Nel pomeriggio invece, ci siamo recati alla Fondazione Mirò (9€ |🕔mar-sab 10-19, dom 10-15) che è a ingresso gratuito il sabato se si entra tra le 15.00 e le 19.00! Per questo motivo abbiamo aspettato visto che era sabato :-). La fondazione, oltre a esporre tantissime opere, conserva anche il vero laboratorio di Joan Mirò dove ci sono gli strumenti che usava per dipingere e scolpire.

Giorno 4
Palma di Maiorca – Ibiza

Per completare le visite a Palma, abbiamo appositamente fissato di domenica le ultime attrazioni, dato che in questo giorno sono gratuite. Prima tappa al Castello del Belvedere (🕔mar-sab 10-19, dom 10-15), uno dei pochissimi castelli circolari d’Europa. Molto bello nella forma e nello stile gotico-medievale, offre anche una discreta vista su Palma di Maiorca.
Nel pomerigio torniamo in centro per entrare nel Palazzo Reale Almudaina, (7€ | 🕔mar-ven 10-16, sab-dom 10-18 | sito web), gratis se entri la domenica tra le 15.00 e le 18.00. Il palazzo è la residenza del re spagnolo quando è in visita sull’isola.
A visite terminate, prendiamo i bagagli e ci rechiamo al porto perché alle 17.30 abbiamo il traghetto della Balearia (⌛2hh | al prezzo di 66€) per Ibiza! Una volta giunti al porto di Ibiza, dovrete fare un tratto a piedi e poi prendere il city boat tra porto e città al prezzo di 3€.

Giorno 5
Ibiza

No, non è Ostuni, ma le somiglia. Molti la conoscono per le sue discoteche e la vita notturna, ma pochi sanno che Ibiza è patrimonio UNESCO! Dopo che vedrete i suoi vicoli, le case bianche, il castello e le chiese, ve ne innamorerete! Salire fino al panorama merita le scalinate che affronterete; anche la sera è molto bella, piena di ristoranti all’aperto.
Di discoteche e locali notturni non ne abbiamo fatti perché erano chiusi per via del covid. Tuttavia noterete come la città si presta a tutti i tipi di turisti, ci sono famiglie con bambini, signori anziani, tantissimi giovani e coppie.
Anche a Ibiza c’è qualcosa da visitare e non è affatto male, sto parlando della Necropoli Cartaginese Pigs Des Mulins (gratis | 🕔mar-gio 9-15, dom 10-14), che comprende il museo monografico e il sito archeologico della necropoli fenicia con dei reperti rinvenuti nelle tombe.

Verso l’ora di pranzo cambiando città, prendiamo il bus L3 (⌛40” | 4,20€ a/r) per Sant Antoni De Portmany, una discreta località balneare. Il paesino sul mare offre un paio di spiagge pubbliche direttamente in città, noi decidiamo di spostarci verso la costa nord dove incontriamo svariate calette, alcune con un bel mare. Nel tardo pomeriggio ceniamo con una paella divina in un ristorante con affaccio sul lungomare. Successivamente, ci rechiamo al famoso Cafè del Mar per attendere il tramonto sul Mediterraneo. Caso vuole, che in questa giornata ci fosse il solstizio d’estate, quindi eravamo nel giorno più lungo dell’anno culminato alle 21.24 con un tramonto sgombro da nubi e musica lounge di sottofondo.

Giorno 6
Formentera

Da Ibiza, in un’ora di traghetto, potete raggiungere la piccola ma stupenda isola di Formentera. Se scegliete il traghetto a/r in giornata, il biglietto costa 20€. A giugno noi avevamo la scelta tra i seguenti orari (andata: 07.00 o 12.30 e ritorno: 19.00). Una volta al porto, potete andare a piedi a un paio di spiagge vicine o affittare bici o scooter per raggiungere quelle più lontane. Diciamo che se siete alle Baleari e vi piace il bel mare, Formentera è una tappa imperdibile.
Avendo a disposizione una sola giornata, noi abbiamo scelto di andare a piedi alla Playa Ses Illetes dove la sabbia è bianca e a tratti rosa! Per non parlare del mare che presenta delle sfumature blu “imbarazzanti”. In fondo alla spiaggia, l’istmo è così stretto che puoi fare il bagno sia dalla spiaggia ovest che dalla est. Nell’indecisione mi sono tuffato in entrambi i mari :).

~ ANDALUCIA ~

Giorno 7
Siviglia

Il 7° giorno di vacanza, cambiamo regione spagnola, prendiamo un volo per lasciare le Baleari e atterrare finalmente in Andalusia! Essendo arrivati a Siviglia di primo pomeriggio, abbiamo giusto il tempo di fare un giro per la città. Approfittiamo della vicinanza dell’albergo ai Setas de Sevilla (5€ giorno, 10€ sera|🕔lun-dom: 9.30-00.00 | sito web) per salire sulla somità della struttura ed assistere al panorama della città. Ma cosa è? E’ una bellissima installazione contemporanea che funge da parasole alla piazza e richiama la forma e le spore dei funghi.

Una delle cose da fare almeno una volta nella vita, o per lo meno una volta che siete in Andalucia è assistere ad uno spettacolo di Flamenco! Noi abbiamo scelto “Casa de la Memoria”, un piccolo tablao in centro. Il nostro spettacolo costava 22€ ed era composto da una cantante, un musicista e due ballerini. Il Flamenco nasce alla fine del Settecento in Andalucia, uno spettacolo in tutti i sensi che accompagna, ballo, musica e canto. L’arte di origine gitana, l’arte della passione!

Giorno 8
Siviglia

A Siviglia non si può assolutamente saltare il Palazzo Reale Alcazar (14,50€|🕔lun-dom: 9.30-19 | sito web), dall’arabo al-qasr che significa appunto “palazzo”. Per certi versi è una anticipazione della Alhambra. Una volta entrati vi sembrerà di stare in Marocco! Stupendo e patrimonio UNESCO, il palazzo è prevalentemente in stile mudéjar, sviluppatosi durante il regno cristiano della Spagna, con forti influenze architetturali islamiche.

Un’altra attrazione da non perdere è la grande Plaza de España! E’ praticamente rivestita di ceramiche colorate, è a forma semicircolare con 170 metri di diametro e 50.000 metri quadrati di grandezza. Un bel dettaglio sono le 48 panche ornamentate da ceramiche colorate che simboleggiano le 48 province spagnole.
Passeggiando per Siviglia, oltre al centro, vi consiglio di incamminarvi verso il quartiere Triana, dove incontrerete la Torre del Oro, la Plaza de Toro (esternamente ha bei colori coloniali) e la Basilica della Macarena. Per le strade della città, fateci caso, i negozi, i ristoranti e gli ingressi delle case hanno gli azulejos sui muri!

Giorno 9
Siviglia – Italica

La mattinata la dedichiamo a una gita fuori porta, andando ad Italica, dove si trovano i resti della omonima città romana del III° secolo (gratis | 🕔9-15) e dove nacquero i grandi imperatori romani Traiano ed Adriano! Fu uno dei primi insediamenti romani della penisola iberica e luogo dove nacque la lingua spagnola. Per raggiugere la città, dovrete prima recarvi a Plaza de Armas e prendere uno dei seguenti bus per Italica: 1720, 1721, 1722, 170 (3,30€ a/r |⌛30”).

Tornati a Siviglia, dopo pranzo, ci dirigiamo verso la mitica Torre de la Giralda (10,50€ giralda+cattedrale | 🕔lun-sab: 10-20). Campanile o minareto? La torre è un ex minareto usato come modello per la costruzione del minareto della moschea di Marrakech ed oggi facente parte del campanile della Cattedrale di Siviglia. Alta 104 mt, al suo interno non ci sono scale ma 34 rampe usate all’epoca dal muezzin che a cavallo saliva fin sopra il minareto per richiamare i fedeli.
La Cattedrale di Santa Maria della Sede di Siviglia (🕔lun-sab: 10.45-18, dom: 14.30-19 | sito) o semplicemente Cattedrale di Siviglia, è in stile gotico e a tratti barocco. Fu edificata sull’antica moschea di Almohadi ed è ovviamente patrimonio UNESCO. All’interno è custodita la tomba di Cristoforo Colombo, l’uomo del nuovo mondo!

Giorno 10
Carmona – Cordoba

Inizia finalmente il tanto atteso tour on-the-road per l’Andalucia. Dopo aver noleggiato l’auto, partiamo direzione Cordoba, con qualche fermata di mezzo. Primo stop: colazione salta tipica a Carmona, una piccola città fortificata poco battuta dal torismo di massa, ma molto carina con le sue viuzze con edifici bianchi e la piazza porticata che sembra un grande caravanserraglio.
Secondo stop Madīnat al-Zahrā (gratis | 🕔mar-dom: 9-19), che si trova a soli 5 km da Cordoba. E’ una antica città araba del 936 d.C. ed ex residenza califfale omayyade. In arabo sognifica la “città dei fiori” ed è dichiarata patrimonio UNESCO.

Giunti a Córdoba dove dormiremo, andiamo subito a visitare l’immensa ed ineguagliabile Mezquita de Cordoba (11€ | 🕔10-14 e 16-18 | sito). Da basilica diventò moschea e da moschea passò ad essere una cattedrale, per la sua bellezza e unicità è stata introdotta nella lista dei patrimoni dell’umanità. È composta da 19 navate longitudinali e 36 trasversali, con 850 colonne in marmo e granito: unica! Vi consiglio di acquistare il biglietto di ingresso con un certo anticipo per evitare il “tutto esaurito”.
Ma Córdoba non è solo la Mezquita, girare per il centro, perdersi tra le viuzze colorate e gli edifici soleggiati è d’obbligo perché è un vero gioiello dell’Andalucia!

Giorno 11
Ubeda – Baeza – Jaen – Granada

In questa giornata macineremo 293 km per visitare celermente alcune cittadine andaluse. Le prime due mete sono patrimoni UNESCO e sono città “curiosamente” rinascimentali: Baeza e Úbeda. Ubicate vicino alla Sierra Nevada a 800mt di altezza, sono circondate da valli di uliveti.
A Baeza non perdetevi le viuzze del centro storico e Place du Pópulo. Ad Ubeda, invece, raggiungendo a piedi Piazza di Vázquez de Molina, incontrerete la Basílica de Santa María de los Reales Alcázares, il Municipio e la Sacra Capilla del Salvador (5€ |🕔10-14.30, 16-19). Quasi tutte le chiese sono a pagamento e costano almeno 5€, personalmente non vale la pena entrare, basta un giro esternamente.

Torniamo in auto per fare un salto ad Jaen. La città sale molto velocemente in altezza e nei punti più alti c’è il maggior numero di stradine strette e tortuose. Meglio prendere una strada più periferica se ci andate in auto. Sulla cima più alta, c’è una fortezza che offre un mirador sulla città e sulla grande cattedrale.
Ed ora in auto direzione Granada, dove arriviamo nel tardo pomeriggio. Il centro, chiamato Albaicin, è pedonale, quindi l’auto dovrete parcheggiarla lontano. Se prendere un alloggio nell’Albaicin, non vi sarà difficile trovarne uno con vista sull’Alhambra. In foto, la vista notturna, è dal nostro appartamento. Cercate bene prima di prenotare. Il panorama dell’Alhambra è possibile vederlo comunque dal Mirador San Nicolás, che si trova in cima all’Albaicin risalendo le viuzze e le scalinate.

Giorno 12
Granada

Passare almeno mezza giornata alla Alhambra (14,85€ | orari e condizioni: sito) è d’obbligo. Vi consiglio di comprare il biglietto on-line, dove si possono anche prenotare visite guidate. Per raggiungere la Alhambra, è preferibile prendere il bus (1,40€) che parte da Plaza Isabel la Católica 4 e in pochi minuti sale in cima all’altopiano dove c’è l’ingresso.
Le cose da vedere sono tante; le suddivido a grandi linee in 3 parti:

    1. Il Palacio de Generalife (che in arabo significa Giardino dell’Architetto) ci sono giardini molto belli e fu la residenza estiva dei sultani Nasridi del Sultanato di Granada.
    2. Il Palazzo di Carlo V, Plaza de Armas e la vista dell’Albaicin dalla Torre de la Vela

3. Il Palazio Nazaries e la Corte dei Leoni. La parte più bella e suggestiva della Alhambra rimasta praticamente intatta ai giorni nostri. Rappresenta la massima espressione dell’arte andalusa tanto da diventare patrimonio UNESCO già nel 1984.

Giorno 13
Guadix – Malaga

Prima di tornare verso il mare, facciamo un allungo ad est di Granda per arrivare a Guadix. Questa cittadina semi-sconosciuta a molti, è un luogo secondo me affiscinantissimo. Anche qui, come a Matera, esistono le case troglodite! Ci sono all’incirca ben 2.300 case-grotte ancora abitate. Furono scavate nel tufo e facilmente riconoscibili dai camini che sbucano dalle colline. All’interno rimane una temperatura costante di 20° tutto l’anno. E’ possibile visitare una di queste case andando al Museo Centro de Interpretación Cuevas de Guadix (2,60€ |🕔lun-ven 10-14 e 16-18, sab-dom 10-14 | sito).

Arriviamo a Malaga poco prima di ora di pranzo e ne approfittiamo per girare per la città passeggiando per il lungomare fino ad arrivare alla spiaggia Malagueta. Poco prima della spiaggia, se vi può interessare, c’è il Centre Pompidou (9€ |🕔9,30-20 | sito) a forma di cubo di vetro colorato, la sede distaccata del famoso museo parigino. Un bel punto panoramico della città lo trovate al Belvedere di Gibralfaro dove ci sono le rovine di un castello moresco con mura percorribili in cima all’omonimo monte .
Successivamente ci addentriamo per le stradine della città vecchia fino ad arrivare al Museo Picasso (9€ |🕔11-18/19 | sito) che conserva tantissime opere di uno degli artisti più famosi al mondo.

Giorno 14
Ronda – Gibilterra

Altro giro altra corsa. Lasciatmo Malaga alla volta di Ronda, una città dal cuore arabo, bianca e con il famoso e suggestivo Ponte Nuevo alto 98 metri. È arroccata sulle sponde rocciose del fiume Guadalevín. Per vedere bene il ponte ci sono due punti: il Miradord de Cuenca che si visita a piedi dopo una bella passeggiata in centro tra i violi cittadini; e il Miradord Puente, da raggiungere preferibilmente in auto e che vi consente una vista dal basso del ponte.

Ed ora direzione Gibilterra lungo una bellissima strada panoramica dove incontriamo tantissimi paesini bianchi arroccati. Il modo migliore per risparmiare a Gibilterra, è non dormirci né mangiarci! Noi abbiamo infatti preso una camera nel paesino confinante, La Linea de la Concepcion e abbiamo cenato lì.
Lasciati i bagagli, ci incamminiamo verso il confine, uscendo così dalla Spagna e dall’Europa per entrare nel Regno Unito! Il modo più interessante e divertente di entrare a Gibilterra, è quello di attraversare la frontiera percorrendo a piedi la pista aeroportuale di Gibilterra! Qui ci si accorge subito di non essere più in Spagna perché troverete il tipico stile inglese, le scritte dei cartelli in inglese, le famose cabine telefoniche rosse, ecc, ecc.
Dopo una bella camminata, saliamo in funivia (17£) fino alla cima del suo promontorio dove troviamo una colonia di scimmie e un bellissimo panorama che affaccia sullo stretto di Gibilterra e sul Marocco.

Giorno 15
Cadice – Jerez de la Frontera – Arcos de la Frontera

Lasciato il mar Mediderraneo, ci sposstiamo verso Cadice e il suo balcone sull’oceano Atlantico. E’ proprio una graziosa città con spiagge grandissime e pulite, un centro storico pentagonale dove i palazzi hanno le Galerias (finestre tipiche come quelle di Malta). Da qui Colombo salpò alla scoperta di nuove terre!

Da Cadice, in poco tempo si arriva a Jerez de la Frontera. Questo paesino è famoso perché vi è nato il vino sherry. Nel XII° secolo, questo vino era inviato in Inghilterra, dove iniziò a farsi conoscere con il nome arabo della città, “Sherish”, da cui nacque la parola “sherry”.
In città c’è la bodega Tio Pepe, un marchio di sherry spagnolo conosciuto in tutto il mondo. Deve il suo nome allo zio ‘Pepe’ del fondatore dell’industria di cantine Gonzalez Byass, fornitore dal 1844 ininterrottamente sino ad oggi. Ancora oggi per le strade della Spagna si possono vedere i “tori di Osborne”, ovvero i cartelloni giganti a forma di toro che inizialmente fungevano da pubblicità al marchio, ora sono rimasti come simbolo della Spagna!

L’ultimo paesino del nostro fantastico tour andaluso è Arcos de la Frontera! Uno dei più bei “borghi bianchi” dell’Andalucia, arroccato su un colle a forma appunto di arco. Tra le stradine strette del paesino potete visitare la Basílica de Santa María de la Asunción e il Mirador Del Coño. Noi siamo scesi a piedi anche oltre il Molino del Algarrobo dove si vede Arcos dal basso.
E’ stato un ottimo modo per salutare questa bellissima regione spagnola. L’indomani mattina andiamo dritti all’aeroposto di Siviglia per lasciare l’auto e volare per Valencia!

~ VALENCIA ~

Giorno 16
Valencia

Atterriamo a Valencia poco dopo le 14. Questo ci consente di visitare già buona parte della terza città della Spagna per grandezza. Mi ha colpito questa città, perché è molto pulita, organizzata, rispettosa dei passanti alle strisce, dei disabili con gli scivoli, delle spiagge coi servizi gratuiti, insomma molto vivibile e civile. Ma cosa si può fare qui?
– Perdersi nelle vie del centro e nel grande mercato del pesce
– Bere un bicchiere di orchata: simile all’orzata di mandorle, ma fatta con un tubero endemico)
– Passare una giornata in una delle sue chilometriche spiagge mangiando un’ottima paella alla valenciana
– Passeggiare nel lungo Jardin del Turia: un ex fiume bonificato e divenuto parco pubblico
– Entrare nella stazione in stile liberty, nella Lonja de la Seda e nella cattedrale.

Giorno 17
Valencia

L’attrazione più importante di Valencia è sicuramente Calatrava e la sua Città delle Arti e delle Scienze. Lascia che un architetto esprima le sue idee e ne uscirà un’opera d’arte. Una volta arrivati qui non potete perdervi l’Hemisferic: Cinema IMAX e 3D, il Museo delle Scienze e il Museo delle Arti della Regina Sofia. Oltre che ovviamente l’Oceanografic, il più grande d’Europa. Un consiglio che posso darvi è di fare una passeggiata nella Città delle Arti e delle Scienze anche di sera o al tramonto perché le luci sono veramente carine.

Giorno 18
Valencia

Nell’ultimo giorno di vacanza, non potevamo stare fermi, difatti abbiamo improvvisato una gita fuori porta a Sagunto. Una cittadina col suo grande castello/cittadella che si estende in lunghezza per ben 800 metri e ad entrata gratuita. Per raggiungere Sagunto, basta prendere un comodo treno (7,20€ a/r) che in mezz’ora vi porterà a destinazione.

In serata si conclude il nostro indimenticabile viaggo, prendiamo il volo per tornare a Roma.
Gracias Espana!!

Conclusioni

E’ stato un viaggio spettacolare senza ombra di dubbio, ma col senno di poi, cosa cambierei e perfezionaerei? Siviglia ha tante cose da vedere, ma si visita in poco tempo, quindi vi si potrebbe stare un giorno in meno per visitare qualcos’altro. Il tempo guadagnato lo spenderei a Ronda, per dormirci una notte e visitare con più calma la città e i dintorni, tipo Setenil, il borgo tra le rocce, o la famosa Costa del Sol. Tuttavia, è una regione spettacolare e probabilmente sarebbe bene ritornarci per apprezzare tutto ciò che ha da offrire.


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...