🇲🇦 Marocco imperiale

Viaggetto fai da te super lowcost di 3 giorni in Marocco alla conquista delle 3 città imperiali nel nord del paese: Fès, Meknès e Rabat. Paese affascinante che mi ha ammaliato con le sue medìna, l’artigianato, le mura, il sole, il cibo e lo stile di vita della gente legata per lo più alle origini. Un paese dove si respira ancora l’aria dell’antichità: vivere veramente il Marocco imperiale significa camminare per le stradine strette e labirintiche, tra la folla dei mercati, assaggiando una tajine senza eguali e riscoprire le rovine dell’impero romano giunto sino a qui.

SCHEDA DI VIAGGIO
Giorni 3 giorni 26/04/15 – 29/04/15
Costo 170€ Inclusi: voli, hotel, mezzi, attrazioni, cibo
Compagnia Ryanair
Valuta Dirham (MAD)

1€ ≅  10,90 dirham (د.م.)

I bancomat accettano le carte estere
Lingua Arabo Francese
Religioni 99% Musulmani 1% Cristiano
Fuso orario -1h
Visto NO
Salute Nessuna vaccinazione
Elettricità 127/220 VV C (CEE 7/16) ed E (CE 7/7) senza adattatore
Internet WIFI gratis in albergo no WIFI in città

Popolazione: Abbiamo trovato un Marocco tranquillo e sicuro di se. La vita frenetica si concentra per lo più nelle mèdina e soprattutto nei mercati dove c’è un gran via vai di gente indaffarata. Nella città moderna la gente veste molto più alla nostra maniera rispetto alla parte vecchia della città. In generale quasi nessuno parla inglese, ma per lo meno si sopravvive con un po’ di francese. Nella pasticceria dove facevamo colazione le donne che la gestivano erano molto in gamba e indaffarate. Non abbiamo mai avvertito momenti di tensione e pericolo, neanche quando passavamo la sera nella zona del mercato vuota per poi raggiungere l’alberghetto. Non sempre le zone povere sono le più sporche, abbiamo notato che in stazione è tutto pulito e nei pressi dei mercati la mattina presto i netturbini, aiutati dagli asini spazzano a fondo e trasportano l’immondizia.

Costi: I costi sono decisamente molto bassi, abbiamo mangiato con massimo 10€ per pasto completo, il costo delle colazioni era irrisorio con le pasticcerie francesi sparse ovunque. Il treno per Rabat è costato 8€ a tratta, i taxi cumulativi sono molto frequenti e si può contrattare. Con gli alberghi si può cavarsela con 15€ a notte per avere un luogo medio-buono e caratteristico. Di seguito la tabella riepilogativa:

Riepilogo costi
Voli 40€
Assicurazione
Albergo 30€
Ingressi attrazioni 8€
Trasporti 42€
Alimenti e altro ~50€
TOTALE 170€

Clima: C’è sempre qualche grado in più rispetto all’Italia, noi, andando a fine aprile durante il giorno eravamo in maniche corte, mentre la sera bastava una felpa. In inverno a Fez ci sono anche 9 gradi di massima e a Rabat bisogna considerare la brezza dell’oceano. Quindi i periodi migliori vanno da aprile a ottobre così da evitare piogge e freddo, d’altronde questi luoghi è meglio vederli col sole e col caldo.

Trasporti: In questo viaggio abbiamo preso bus, treni e taxi, tutti molto economici. Siamo saliti sul bus solo una volta per lasciare l’aeroporto e raggiungere il centro di Fès. Per le tratte in treno verso Meknès e Rabat e ritorno abbiamo controllato le partenze dei treni sul sito ufficiale www.oncf.ma molto semplice e chiaro. Le stazioni e i vagoni sono molto puliti e non c’è molta gente, i posti non sono assegnati ma troverete facilmente posto a sedere. La scelta del treno è veramente una ottima soluzione perché si viaggia tranquilli, veloci e in economia.

Noi eravamo un gruppo di 4 persone e i petit taxi nella loro licenza non consentono di trasportarne più di 3 per corsa. A meno che non troviate un grand taxi, dovrete dividervi in 2 taxi. I tassisti meno fiscali potrebbero chiudere un occhio e vi faranno salire lo stesso se siete 4 persone, ma raramente. Contrattate sempre il prezzo prima di salire, con 2 euro potrete arrivare celermente dove vorrete.

Cibo: Il cibo è stato sempre delizioso. Ovunque siamo andati è stato tutto eccellente, compreso il tè alla menta a fine pasto… Vi consiglio senza ombra di dubbio la mitica tajine un piatto tipico marocchino di terracotta a forma conica che da il nome alla pietanza stessa. La tajine può essere di carne con verdure e legumi o anche solo vegetariana. Il sapore che ne fuoriesce da questa cottura tipica è qualcosa di spettacolare. Da provare ovviamente anche il mitico cuscus, la zuppa harira e i datteri e frutta secca che trovate al mercato.

Cosa ho visitato: Nella seguente mappa che ho realizzato trovate tutte le tappe con i luoghi e i punti di interesse. Le icone blu rappresentano i mezzi presi, quelle gialle l’albergo e i ristoranti, mentre le icone viola sono le attrazioni viste:

PROGRAMMA
Giorno Tratta Mezzi Alberghi Valutazione
Roma – Fès Aereo + Bus Riad Racha 3/5 – Riad tipico nel centro della medìna con ottima vista dalla terrazza. Camere spaziose ma sporchine e cattivo odore dal bagno.
Fès – Rabat Treno + Taxi
Fès – Meknès Treno + Taxi
Fès – Roma Taxi + Aereo

Giorno 1: Atterriamo a Fès alle 9.00, orario perfetto per visitare la città già dalla mattina e sfruttare così il giorno per intero. Per raggiungere il centro abbiamo preso il bus 16 (5 dirham) e siamo scesi alla stazione dei treni, da qui taxi (15 MAD) fino alla porta della medina più vicina al nostro hotel (non raggiungibile in auto). Fès l’ho trovata magica, difatti, non appena metti piede nella medina (patrimonio UNESCO), vieni catapultato nel vero Marocco, quello di un tempo, un tripudio di odori, suoni ed emozioni. Iniziamo la visita dalla Madrasa Al Attarin (10 MAD) con muri, finestre e porte finemente intarsiati e dalla vicina Moschea e Università Karaouine, una delle moschee più antiche d’Africa costruita nel 859 e l’università più antica del mondo! Successivamente facciamo visita alle imperdibili Chouara Tanneries, le famose Concerie caratterizzate da enormi vasche di pietra piene di pigmento e le pelli stese ad asciugare una accanto all’altra, dove gli addetti a gambe nude utilizzano la stessa tecnica del XVI sec. per calpestare e spingere con forza le pelli nelle vasche colorate per fissare il colore. Per accedervi non esiste un punto preciso di ingresso, ma dovrete cercare ed entrare nei negozi che hanno la terrazza che si affaccia (non siete costretti ad acquistare la loro roba). L’odore che emanano le vasche è pungente anche per via del fissante composto di escrementi di piccione. Proseguiamo la passeggiata e diamo una rapida occhiata al Museo Nejjarine (20 MAD) del legno e dell’artigianato. La struttura è molto caratteristica in quanto è un vecchio caravanserraglio adibito a museo.

Dopo una pausa pranzo con una tajine di pollo servita su una terrazza costeggiante una moschea, visitiamo la Madrasa Bou Inania (10 MAD) e ci spingiamo sino ai giardini Jnan Sbil e alle porte del Palazzo Reale El Makhzen. La città vecchia è un groviglio di stradine in salita e discesa che collegano le abitazioni tipiche al mercato e le moschee alle madrase. Vedrete pollame fresco venduto sui banconi all’aria aperta, piramidi di spezie, frutta e verdura in ogni dove. Perdetevi tra le strade e scoprite a pieno Fès, troverete i muli e cavalli che passano per le vie trasportando tutto di più, signore che vi vendono galline prese dal collo e fornai con vari tipi di pane caldo. La cosa che mi è rimasta più impressa è la quantità e la qualità di artigianato presente in Marocco. Dimenticatevi delle “cineserie” qui artigiani che lavorano l’ottone, il legno e le ceramiche realizzano oggetti così belli che vorreste comprare tutto… d’altronde perché non farlo dato i costi modici. La giornata si conclude con un giro per il quartiere ebraico con visita al cimitero e sinagoga ebraici. Dopo cena un tè caldo alla menta e tutti a letto.

Giorno 2: Il secondo giorno è interamente dedicato a Rabat con il centro storico patrimonio UNESCO. Abbiamo deciso di non spostarci di albergo per non portarci gli zaini con noi, ma tornare con pochi euro alla base. Prima di partire, facciamo colazione in una deliziosa pasticceria con dolci, paste e cornetti. I croissant al miele erano ricoperti da api, indice di genuinità. Prendiamo il treno da Fès (⌛~02:30 / 03:00 in base alla corsa che si sceglie) e scendiamo a Gare de Rabat Ville, la fermata più vicina alla città vecchia. La capitale amministrativa del Marocco si presenta con le alte mura che varchiamo per entrare nella medina. Facciamo un giro per il souk tipico e ci dirigiamo direttamente verso la Kasba Des Oudaïa che affaccia sul mare ben fortificata e con i cannoni antichi ancora puntati. La cittadella che si estende è un misto di colori e piccoli edifici simili ai paesini mediterranei del sud. Sopraggiungiamo presso il Mausoleo di Mohammed V sorvegliato dalle guardie in costumi tipici rossi bianchi e blu e muniti di fucile. La struttura è ben rifinita sia esternamente che internamente con la sua cupola colorata a vetri e oro. Accanto al mausoleo è presente una Piazza con una serie di colonne di altezza diverse che dovevano essere le colonne della moschea di Hassan che non è stata mai costruita. Difatti, la Torre di Hassan che è rimasta in piedi sarebbe stata il minareto della moschea mai finita. Dopo pranzo gironzoliamo per le stradine strette e scopriamo a piedi la città fino ad arrivare alle Rovine di Chellah (10 MAD) con le sue alte mura e che funge da necropoli per i sultani e i loro familiari. Una simpatica caratteristica di queste rovine è che su alcune mura e punte dei minareti molte cicogne hanno nidificato e fanno da contorno a questo bellissimo quadro quale è il sito.

Tornati dalla “gita fuori porta” abbiamo ancora un po’ di tempo, difatti, dalla stazione, prendiamo un taxi e ci facciamo lasciare nella parte più alta della città vecchia per visitare le rovine delle Tombe dei Meneridi. Di per se le tombe non offrono molto, ma la ragione per cui ci si spinge fino in cima a questo colle è per godere del belvedere che affaccia su tutta la medina. Venirci al tramonto è molto suggestivo. A piedi torniamo nel centro antico, ceniamo e torniamo alla base.

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Giorno 3: Per l’ultimo giorno di visita prendiamo il treno (⌛~00:35mm) per la vicina Meknès. Dalla stazione troviamo facilmente un tassista a lungo raggio “improvvisato”. Contrattando un po’ il prezzo, per 400 dirham (10€ a testa), il tassista per mezza giornata ci porterà al sito romano UNESCO Volubilis, alla cittadina Moulay Idriss e infine di nuovo in stazione per visitare Meknès. L’area di Volubilis (10 MAD) è ben tenuta e, data la vastità, potrete perderci 2 ore per visitarla. Cosa vedere: il Campidoglio, l’Arco di Trionfo, i mosaici  ben tenuti (tra cui il mosaico delle fatiche di Ercole) e le varie rovine e colonne corinzie. A pochi chilometri dal sito facciamo una sosta al grazioso paesino di Moulay Idriss dove ci fermiamo inizialmente a pranzare in una semplice locanda con tavoli all’aperto nella quale ci hanno servito la migliore tajine che abbia mai mangiato! In questa cittadina potete visitare la piazza centrale, la grande moschea e fare una passeggiata sino in cima al colle ove si arrocca la città e ammirare il paesaggio.

Tornati a Meknès nel primo pomeriggio, gironzoliamo per la città. Al di fuori della medina (patrimonio UNESCO) e nei pressi della Piazza El Hedim si affaccia il portale più grande del Marocco il Bab el-Mansour. Addentrandoci nella città vecchia, visitiamo il mausoleo di Moulay Ismail con le spoglie del sultano. La porta di ingresso è la tipica marocchina ad arco arabo e gli interni sono intarsiati così bene che sembrano ricami sui muri. Passeggiate per la città vecchia e per il souk perché ne vale la pena. Torniamo infine a Fès e ceniamo in un locale piccolo e tipico con soli marocchini.

Il giorno seguente abbiamo la sveglia relativamente presto per prendere il volo alle 9.20 per rimpatriare. Attendiamo il nostro taxi alle porte della medina e guardiamo con piacevole stupore un netturbino che spazza le strade aiutato dal suo amico asinello che trasporta bustoni di immondizia. E’ questa l’ultima immagine che ci separerà dalla città. Merci Maroc e alla prossima!

Conclusioni: E’ stato un viaggio iper lowcost e ho visto poco rispetto a tutto ciò che offre il Marocco, eppure quel poco mi è bastato per farmi innamorare di questa terra. Sono rimasto folgorato dal primo passo che ho messo nella medina di Fès. Sono sicuro che ci tornerò in Marocco, quanto meno per concludere il tour per visitare il nord che bagna il Mediterraneo e poi il sud con Casablanca, Marrakech e l’affascinante deserto. Per saperne di più sul Marocco potete dare un’occhiata alla guida online www.marocco.org


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