Il Kazakhstan, il più grande stato dell’Asia Centrale, un misto tra oriente e occidente. Ex Repubblica dell’Unione Sovietica, ancora legata per certi versi al passato sovietico. Oggi presenta città moderne, pulite e funzionali come Almaty e Nur-Sultan, e cittadine minori più povere e legate alle tradizioni. Una nazione che presenta paesaggi stupendi e vari: dalla grande steppa centrale, alle montagne al confine con il Khirghizistan, ma anche mausolei e monumenti degni di nota, come quelli dell’area del Türkistan.
SCHEDA DI VIAGGIO | ||
Giorni | 10 giorni | 29/06/2019 – 01/07/2019 |
Costo | 977€ | Inclusi: voli, mezzi, musei, cibo, hotel, assicurazione |
Compagnia | Intern.: Aeroflot | Domestici: SCAT e Qazaq |
Valuta | Tenge kazako ₸ | 1€ = 430₸ |
Lingua | Kazako e Russo | Inglese poco parlato |
Religioni | 70% Musulmani | 25% Cristiani, 5% Buddisti |
Fuso orario | +4hh con ora solare | |
Visto | No | |
Internet | Schede SIM con 4G | Qualche WiFi nei locali e alberghi |
Elettricità | 220 V | C – senza adattatore |
Popolazione: Il Kazakistan è uno stato transcontinentale a cavallo tra occidente e oriente e questo lo si evince nei volti e comportamenti della gente. Nelle grandi città soprattutto, fa effetto vedere kazaki con gli occhi a mandorla comportarsi alla occidentale. Essendo una ex repubblica sovietica, capiscono pochissimo l’inglese e si parla molto russo, soprattutto nelle città. Queste ultime sono pulitissime e i kazaki rispettosi del luogo dove vivono. Si respira un clima tranquillo e non si avvertono mai situazioni di pericolo.
Costi: Una volta trovato un buon prezzo per il volo, il resto non vi costerà niente o quasi. Se volete risparmiare sul mangiare ci sono le fantastiche stolovaya; ovvero delle specie di mense o ristoranti tavola calda a buffet. Questi posti sono molto gettonati perché economici e si mangia discretamente bene. Ci siamo andati più volte sia per colazione che per cena per spendere rispettivamente dai 4€ ai 7/8€. La cucina in alcuni ristoranti più ricercati può costarvi di più, ma neanche poi così tanto.
Gli ingressi ai luoghi di interesse non costano praticamente niente! Così come i marshrutka e i mezzi pubblici. Gli alberghi sono abbastanza economici e si spende sui 20€ a camera doppia per un buon albergo.
Ciò che costa molto invece sono i tour privati. Alcuni hanno cifre esorbitanti e secondo me non tutti meritano.
Riepilogo costi | |
Voli | Per Kazak.: 452€ Interni: 147€ |
Assicurazione | 28,20€ |
Alberghi | 110,50€ |
Ingressi | 18,40€ |
Day-Tour | 90,10€ |
Trasporti | 22€ |
Alimenti | ~100€ |
SIM card e Altro | 5,50€ + 4€ |
TOTALE | ~977€ |
Trasporti: Nelle città maggiori ci si sposta con i bus urbani e con la metro. Ogni corsa costa 60₸, veramente poco. Invece, per coprire le lunghe distanze, ci sono i treni, gli aerei e i marshrutka. Il treno può essere una buona occasione per vivere l’esperienza di dormire in cuccette, ce ne sono di vari tipi e prezzi. Invece, i marshrutka sono i metodi più comodi e veloci per spostarsi sia in città che fuori. Quelli urbani sono i più “vissuti”, non è chiaro dove si ferminio e da dove arrivino, quindi sempre meglio chiedere se porta in prossimità della vostra meta. Quelli che collegano le città sono autoveicoli moderni e si viaggia comodi. Consiglio di viaggiare leggeri con le valigie, perché non hanno molto spazio nel bagagliaio.
Infine, per raggiungere l’aeroporto dalla città e viceversa, ci sono sia i taxi ufficiali che quelli dei cittadini. Infatti, è molto diffuso che un cittadino per arrotondare si improvvisi taxista per accompagnare le persone. Contrattate sempre il prezzo e per una tratta aeroporto-città non salite mai oltre i 3000₸.
Cibo: Come è la cucina kazaka? A mio parare molto buona. Grazie anche l’influenza russa e ai frequenti ristoranti georgiani che si incontrano per le vie della città, c’è una buona e ampia scelta. Il mio piatto tipico preferito sono i Manti, ravioli al vapore ripieni di carne di agnello speziata, conditi con burro, panna acida o salsa di cipolla. Un piatto famoso è il Beshbarmak, composto da carne di cavallo o montone bollita, tagliata e mescolata con strisce di pasta bollite. Da provare gli Shashlik, gli spiedini di carne ottimamente cucinati.
Al posto del pane in tavola, speso vi verrà servito il Boortsog, palline di pasta fritta. Infine il Naan, pane cotto nel forno tandoori e le spezie innumerevoli che si trovano nei mercati. Da sorseggiare invece, abbiamo l’Ayran, il Kumis e il Kvas, rispettivamente yogurt vaccino, latte di giumenta fermentato e bevanda poco alcolica derivante dalla fermentazione di un vegetale.
Cosa ho visitato: Nella seguente mappa che ho realizzato trovate tutte le tappe con i luoghi visitati. Le icone blu rappresentano i mezzi presi, le arancio i ristoranti e pasticcerie provate. Le icone verdi sono le attrazioni visitate:
PROGRAMMA | ||||
Giorno | Tratta | Mezzi | Alloggio | Valutazione |
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1° | Roma – Mosca – Almaty | Aereo + Taxi | Hello Hostel | 5/5 – Ostello funzionale, buon personale, doccia idromass. |
2° | Almaty – Charyn Canyon | Bus | ||
3° | Almaty – Tamgaly-Tas | 4×4 | ||
4° | Almaty – Shymkent | A piedi + Aereo | Hotel Tamasha | 4,2/5 – Ottimo bagno e posizione |
5° | Shymkent – Türkistan | Marshrutka + A piedi | Hotel Khanaka | 3/5 – Camera con vista, ottima colazione, servizio pessimo |
6° | Shymkent – Türkistan | Auto | ||
7° | Türkistan – Shymkent | Marshrutka + A piedi | FM Hotel Shymkent | 2,5/5 – Camera puzzava di fumo, buona posizione |
8° | Shymkent – Nur-Sultan | Volo + Taxi | Hotel Inju on Baraeva 9 | 4/5 – Personale bravo, camera ok, vicino fermata bus |
9° | Nur-Sultan | Bus + A piedi | ||
10° | Nur-Sultan – Roma | Taxi + Volo | – | – |
Giorno 1:
Volo alla mezzanotte e atterraggio ad Almaty alle 15.00 ora locale. Stanchi del viaggio, contrattiamo un taxi all’uscita dell’aeroporto e poi organizziamo con l’ostello la gita per il giorno dopo al canyon. Passiamo il resto di questo primo pomeriggio nel centro di Almaty, la ex capitale del Kazakistan con le montagne innevate alle sue spalle. La città ci sembra pulitissima e ordinata, neanche una cicca di sigaretta per terra, mentre il verde pubblico è tenuto alla perfezione. Ne abbiamo avuto conferma anche nei giorni seguenti. La sera ci deliziamo con uno dei tanti ristoranti georgiani sparsi per le città del Kazakistan, ottima cucina quella georgiana.
Giorno 2:
Belli riposati, dedichiamo il secondo giorno ad una gita fuori porta al Charyn Canyon lungo circa 90km scavato nei secoli dal fiume Sharyn e scolpito dal vento. Bellissimi i colori delle rocce a contrasto con il cielo azzurro! Per poter usufruire di questa gita spendendo poco, ci siamo affidati ai tour organizzati dall’ostello. Quando prenotammo, chiedemmo se organizzassero gite nei dintorni di Almaty. Per il tour abbiamo speso 15€ a testa! Un prezzo davvero ottimo considerando che i tour che si trovano su internet costano molto di più! La gita è organizzata in bus privati da uno o due piani con guida in russo (o in inglese ma costa di più) e vi porta fino alle profondità del canyon. Una volta arrivati siete liberi di visitarlo autonomamente, ma rispettate l’orario di appuntamento per il ritorno.
Vi consiglio di visitare il canyon fino in fondo perché si arriva a lambire anche il fiume Sharyn che ancora vi scorre. Inoltre sui bordi del fiume nasce un ristorante dove si mangia bene e presenta una serie di alloggi di yurte!
Giorno 3:
Anche in questa giornata abbiamo usufruito di un tour organizzato per visitare alcune zone a nord di Almaty. In questo caso abbiamo prenotato su internet da casa il nostro tour, ragion per cui è venuto a costare di più del precedente. A differenza del bus, abbiamo preso un’auto con autista che parlava solo russo, in questo modo abbiamo risparmiato qualcosina.
La prima tappa della giornata è stata la nastosta incisione di antichi petroglifi del XVIII° sec. con le incisioni di Buddha (500₸) che affacciano nel fiume cristallino Ili, nel bel mezzo della steppa kazaka.
Dall’altro lato del fiume invece, siamo andati a visitare Krepost “Nomad”(1000₸), una ricostruzione di una antica città nomade. Ha le sembianze di un piccolo forte, ma all’interno è lasciato un po’ al degrado e fu utilizzato come set cinematografico.
Tornati in città nel primo pomeriggio, decidiamo di fare una passeggiata fino a raggiungere la funivia (10-24 | 2000₸) che porta in cima Kok Tobe. Qui si può ammirare il panorama della città da un lato e i monti innevati dall’altro. Visto il tardo pomeriggio, decidiamo di goderci una cena vista tramondo da lassù.
Giorno 4:
Ultima giornata in Almaty, la dedichiamo interamente alla città. Visitiamo di prima mattina uno dei posti che più prediligo in una città: il mercato. Luogo di incontro di genti e di scambio di merci. Mestieri antichi e ancora presenti nei giorni nostri. In questo mercato non potrete non notare le bellissime mega bilance azzurre nel settore della carne. Inebrianti invece gli enormi banconi di spezie con il loro inconfondibile profumo.
Non lontano da qui si trova la Moschea Centrale che merita una visita internamente e la Chiesa dell’Ascensione con i suoi colori bizzarri.
L’ultima tappa alla città la dedichiamo al Parco del Primo Presidente, una vasta area verde con un colonnato che funge da ingresso al parco. E’ facilmente raggiungibile con alcuni bus urbani.
Almaty una volta si chiamava Alma-Ata, che significa il “Padre delle Mele”. L’ho trovata una bellissima città, calma, ordinata e che mi ricorderò come la più pulita tra tutte quelle che abbia visitato ad oggi.
Terminata la visita ci dirigiamo alla stazione per prendere il treno che ci porterà a Türkistan…
ANEDDOTI di VIAGGIO
Per la rubrica aneddoti di viaggio, leggete cosa ci è capitato:
Eravamo pronti alla Stazione di Almaty, per prendere il treno modernissimo Talgo sul quale da 3 mesi avevamo prenotato una cabina doppia Grand Lux con doccia e bagno privato! 13 ore di treno per circa 1000 km ed arrivare a Türkistan cenando nella cabina ristorante.. Lussi che non ci prendiamo mai… Arrivati con un’ora di anticipo alla stazione ci compriamo acqua e altro e ci rilassiamo. Facciamo foto ricordo ben allegri… Ma…! Guardando meglio il tabellone delle partenze, non vediamo il nostro treno… Improvvisamente c’è confusione e tanta gente che gira a vuoto… In pratica sono stati cancellati tutti i treni!!! Perché la linea è interrotta per via di una esplosione di un deposito di munizioni vicino ai binari (notizia qui) e di treni non ne partiranno per giorni! Per riavere i nostri 100€ ci mettiamo in fila in mezzo al mondo dei kazaki, incazzati, fa caldissimo, tutti urlano e le casse aperte sono solo 2 per decine di persone… Con un pochino di russo che il mio compagno di viaggio conosce e tanti gesti, ci rimbalzano di banco in banco. Il problema è: ora che facciamo? Per Türkistan senza treno occorrono 15/20 ore di bus locale o taxi! Mentre aspettiamo di capire qualcosa cerchiamo coi cellulari un volo online per almeno avvicinarci a Türkistan, e incredibile…un volo c’è! Alle 21.30, sarebbe perfetto! Sudando come cammelli per paura che il cellulare si blocchi o la carta di credito non funzioni o che il volo in realtà non sia reale tentiamo l’acquisto…30/40 secondi di panico… poi arriva l’sms… Comprato!!! Ok, adesso ancora un’ora di fila in mezzo ai matti per il rimborso… fatto! Usciamo dalla stazione, taxi per l’aeroporto, ancora un’ora in mezzo al traffico intenso… Ce l’abbiamo fatta: siamo in aeroporto, arrivo a Shymkent previsto per le 23. Aspettando l’imbarco cerchiamo una sistemazione in albergo su internet, trovata! Buona notte!
Giorno 5:
Ci troviamo quindi a Shymkent. Lasciamo velocemente l’albergo di ripiego che avevamo trovato last minute, e ci dirigiamo a piedi verso la stazione dei bus e marshrutka. Saliamo a bordo di un economicissimo marshrutka e arriviamo finalmente a Türkistan!
Arrivati in albergo con vista mausoleo, chiediamo alla reception se hanno modo di prenotare per noi un taxi di una giornata intera per Sauran e Otrar per il giorno seguente. Ce l’hanno, costo 7.500₸ a testa!
Usciamo trepidanti dall’albergo per dirigerci a piedi verso il magnifico Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi del XII sec. patrimonio UNESCO! Fu commissionato nel 1389 dal condottiero Tamerlano per ampliarlo, ma non venne mai concluso. Ad ogni modo rimane estremamente affascinante con le sue cupole con le scritte sufiche, le mattonelle turchesi e l’imponente portale che svetta nel cielo.
All’interno dell’area archeologica c’è un bel museo storico, il piccolo mausoleo Rabigha-Sultan Begum e la moschea sotterranea Hilvet Semi.
All’interno dell’area archeologica c’è un bel museo storico, il piccolo mausoleo Rabigha-Sultan Begum e la moschea sotterranea Hilvet Semi.
Da non perdere il mausoleo in vista notturna:
Giorno 6:
Alle 10.00 abbiamo appuntamento con il nostro autista (prenotato il giorno prima in albergo) per farci portare a Sauran e poi a Otrar.
Ripercorrendo la “via della seta”, visitiamo le rovine di Sauran, città fortezza e capitale dell’Orda Bianca dei mongoli. Non è rimasto molto in piedi, però si riesce a capire quanto fossero vaste queste mura.
Come seconda visita arriviamo a Otrar, dove vi morì per influenza il fiero condottiero mongolo: Tamerlano!
Giorno 7:
Il mattino seguente siamo di ritorno a Shymkent a bordo di un marshrutka pieno di gente. Dopo aver lasciato i bagagli in albergo cerchiamo un taxi che ci porti a Sayram, a 15km da Shymkent, per visitare il piccolo mausoleo Abdul-Aziz.
Una volta tornati a Shymkent, esploriamo il centro. Troviamo interessanti il War Memorial in Shymkent’s Abay Park e il Memoriale delle Vittime di Deportazione (500₸). La città per il resto non ha niente altro da offrire.
Giorno 8:
Il giorno seguente abbiamo il volo per Nur-Sultan, capitale del Kazakhstan dal 1997. Quando a marzo avevamo prenotato il volo, la capitale si chiamava ancora Astana. Qualche giorno dopo, a seguito delle dimissioni di Nursultan Nazarbayev (ex presidente e padre padrone della nazione), il neo presidente decise di onorarlo cambiando il nome della capitale da Astana a Nur-Sultan!
Il primo giorno nella capitale visitiamo esternamente il Parco degli Amanti, il Palazzo dell’Opera, la Khan Shatyr, grattacieli vari e il Palazzo Presidenziale. Tornando sulla via principale, decidiamo di salire sulla Torre Bayterek (10-22 | 700₸) e qui assistiamo alla follia del potere: la torre Bayterek voluta da N. Nazarbayev, è alta 97 metri come 1997, anno in cui N. N. volle far diventare la capitale Astana. I kazaki si mettono in fila per poggiare la propria mano sul calco della mano dell’ex presidente posto in cima alla torre.
Infine, visitiamo la Khan Shatyr (10-23 | free), la grande tenda di Foster, centro di intrattenimento, shopping mall e piscina con sabbia e palme anche durante l’inverno. Esternamente può sembrare una tenda, ma in realtà è a forma di yurta nomade. Davvero particolare.
Giorni 9-10:
Questa capitale ha cambiato spesso nome: nel 1830 nasce dal niente in mezzo alla steppa e al gelo la città di Akmolinsk; nel 1961 assume il nome di Celinograde e nel 1992 di Akmola. Dal 1997 prende il nome di Astana e diventa la nuova capitale a discapito di Alma-Ata. Infine dal 2019 è Nur-Sultan per decreto presidenziale!
Durante la mattina visitiamo prima la Moschea Hazrat-Sultan, poi il Palazzo della Indipendenza e la bellissima università delle belle arti a forma circolare. Successivamente entriamo nel Museo Nazionale (10-18 | 1500₸) che conserva una ricca collezione di ori del Kazakistan, tra cui l‘uomo d’oro, il simbolo della nazione.
Non molto distante dal museo, entriamo nel Palazzo della Pace e Riconciliazione (10-18 | 1000₸) ovvero un edificio a forma di piramide costruito dall’architetto Foster. Al suo interno è possibile entrare con visita guidata e sedere dove il presidente tiene i comizi con i capi di stato stranieri.
Nel pomeriggio prendiamo un bus che ci porti all’Expo 2017 (10-21 | free), l’ultima visita del nostro viaggio. Questa aerea completamente nuova, è formata da 25 ettari di esposizione internazionale con argomento cardine le “energie rinnovabili”.
La mattian seguente si torna a casa.
Conclusioni: Il Kazakistan è una bella meta, abbastanza facile da organizzare. Essendo un paese vastissimo servirebbe più tempo per visitarlo tutto. Mi è dispiaciuto non essere riuscito a visitare neanche un lago, ma le visite private costavano veramente tanto e il giorno in cui avremmo potuto visitare un lago, avrebbe piovuto molto e ce lo hanno sconsigliato. Il costo però veniva uno sproposito considerando che la vita non è cara in questo paese. Tuttavia i paesaggi sono bellissimi, quindi spendere più giorni per gironzolare per altre zone meno battute, potrebbe rivelarsi una bella e singolare esperienza.