🇨🇺 Cuba

Salsa e Merengue? Mojito in spiaggia? Sigari e cioccolata? Questo e tanto altro è Cuba, un’isola dal fascino e dal calore che ti cattura! La Havana Vieja, il centro della capitale, bellissimo, ricco di storia, con tantissime auto d’epoca di importazione americana e sovietica. Abbiamo visitato le principali città coloniali come Trinidad, Santiago de Cuba, Sancti Spiritus, Baracoa e Remedios, tutte coloratissime e vere. Ci siamo rilassati nel mare caraibico tra le spiagge del sud e nei cayos del nord, ivi compresi i giorni di Natale e Capodanno tra sabbia bianca, snorkeling, mare dalle sfumature azzurre, rum e musica! Abbiamo visto la produzione dei sigari cubani, della canna da zucchero e del buonissimo cacao. Ma Cuba non è solo mare e musica, è anche storia, la revolution e la povertà che sono onnipresenti, nelle persone, negli edifici e per le strade. Difficile da spiegare… Cuba è un’isola da vivere!

Indice

SCHEDA DI VIAGGIO
Giorni 15 giorni 23/12/22 – 07/01/23
Persone 16 viaggiatori
Compagnia Internazionale: Air Europa
Valuta Pesos cubano (CUP) 1€ ≅ 150 cup
Lingua Spagnolo Inglese poco parlato
Religioni 59% cristianesimo 18% santeria 23% areligiosi
Fuso orario +6hh
Visto 39,95€ “tarjeta del turista”
Salute Nessuna vaccinazione obbligatoria
Elettricità 110V raramente 210V A e B (adattatore) o C, L
Internet SIM compagnia ETECSA Spesso mancanza di wifi negli alberghi

Prima di partire: Reduce da un uragano che ha colpito le colture nell’ottobre 2022, dopo 3 anni di covid che hanno ridotto il turismo prossimo allo zero, l’embargo e il forte regime comunista, abbiamo trovato una Cuba molto disastrata. Difficoltà a trovare acqua sigillata nei “supermercati”, in alcuni ristoranti (soprattutto nel sud, sud-est del paese) non c’era cibo, ma erano aperti solo per bere birra o rum. Sembrava assurdo, ma in alcune pizzerie non avevano la pizza, alla casa del queso non avevano il formaggio, ecc. Vi consiglio di fare scorta di acqua a l’Avana così da averla per tutto il viaggio.
Internet ce ne è poco, nel senso che le case particulares e gli alberghi spesso ce lo hanno a pagamento e nei ristoranti non c’è quasi mai. Per avere internet con se, si possono cercare schede prepagate con dati a tempo (cosa che fanno molti ristoranti e case particulares), oppure potete comprare una sim locale, ma dovrete fare una lunga fila e una lunga attesa nei negozi ETECSA perché la procedura è lunga. Noi abbiamo approfittato di una giornata meno impegnativa per comprare una sim locale. Il segnale spesso è debole.
Per certi versi, siamo stati fortunati perché nei mesi immediatamente precedenti al nostro arrivo, per via della crisi che sta vivendo l’isola, anche l’energia elettrica era centellinata. Infatti, ogni giorno e soprattutto la sera, c’erano lunghi black out! Cosa che non abbiamo trovato per fortuna durante il nostro soggiorno.

Periodo e Clima: Visitare Cuba nel periodo di Natale e/o Capodanno è sicuramente bello perché potreste passare le feste in spiaggia e tra città coloniali ballando salsa nelle case della musica o per concerti per strada. Capita però che, soprattutto in questo periodo, ci possano essere delle perturbazioni e delle zone di bassa pressione provenienti dagli Stati Uniti. E’ raro ma può capitare. A noi “ovviamente” è successo, e le temperature erano crollate di 10 gradi con pioggia nella zona dell’Avana. Per ovviare al problema abbiamo cambiato il giro partendo subito per il sud dove non c’era la perturbazione, lasciando la visita dell’Avana alla fine. Per il resto l’isola è tropicale ed è quasi sempre caldo tutto l’anno. La stagione piovosa e umida va da fine aprile a inizio novembre.

Popolazione e Sicurezza: Le persone povere sono molto povere… Spesso invece di fare le elemosina, chiedono vestiti, medicine, penne e sapone. Mi ha fatto impressione questo aspetto, perché non pensavo ad un livello di povertà così elevato, sembrava di stare in Africa. Molti consigliano di portare indumenti usati e saponette dall’Italia così da aiutare i locali.
A differenza di quello che mi sarei aspettato, non ci sono molti locali o molta gente del posto che balla al ritmo di musiche caraibiche. Forse complice la crisi del periodo che è molto forte. Invece, si vedono spesso per strada bambini giocare a calcio e ragazzi e adulti giocare a domino sui marciapiedi delle strade urbane.
Per quanto concerne la sicurezza, noi non abbiamo mai avuto sensazioni di pericolo. E’ anche vero che giravamo spesso in gruppetti da 3 o 4 persone, ma a parte qualche zona dell’Avana, il resto dell’isola ci è sembrato molto tranquillo.

Costi: Per quanto Cuba sia una nazione povera, alcuni prezzi sono turistici. Gli stipendi sono veramente bassissimi, quindi la gente vive con poco e con quello che la terra ha da offrire. Per i turisti, non è proprio la stessa cosa. Se mangiate nelle case particulares e in alcuni ristoranti, si spende dai 12 ai 16 euro, che, considerando il loro stipendio medio di 100€, è decisamente costoso. Gli hotel sono pochissimi in tutta Cuba, infatti si dorme quasi sempre nelle casas particulares, ovvero nelle case della gente comune che lavora come affittacamere o b&b. Costano in media 30€ a notte per camera doppia. Nei cayos invece, si dorme sempre in alberghi o resort, difatti in queste isole i cubani non possono viverci. Nei resort c’è spesso l’all inclusive e costa sugli 85€ a testa compreso di commissioni. Per i souvenir potete contrattare.
Per la moneta locale vi consiglio di finire tutti i vostri soldi prima di partire, perché altrimenti non saranno più riconvertibili in nessun altro posto al mondo, neanche all’aereoporto!

Trasporti: Noi avevamo un bus privato per tutto il tour di Cuba. Tuttavia, è possibile affittare l’auto. In tal caso è sempre meglio chiedere dove fare benzina in giro per l’isola, non si sa mai dovesse essere assente nei distributori. Attenzioni ai finti posti di blocco che si incontrano per le strade extra-urbane. I truffatori sono abbastaza facili da riconoscere. Invece non fare affidamento sui mezzi pubblici, i treni sono molto lenti e ci impiegano una vita ad arrivare a destinazione, sempre se partono…

Cibo: La cucina cubana non è molto varia, purtroppo. Pollo e riso ne fanno da padroni e, nonostante sia un’isola, mangiano poco pesce! I piatti vengono quasi sempre accompagnati da riso, yucca, verdure, fagioli e zucca. Ogni tanto si trova il boniatillo, ovvero la patata dolce e spesso il platano fritto. Il pollo lo lo cucinano alla griglia, fritto o alla piastra. Del maiale si trova spesso la bistecca (bistec) o la lombata (lomo). In tutti i ristoranti fanno la Ropa vieja, (indumenti vecchi) ovvero gli straccetti di agnello o vitello, molto buoni! Per il pesce invece c’è molto spesso il Filete de pescado e, alcune volte, la Langosta (aragosta), che devo dire la sanno cucinare molto bene (quelle rare volte che c’è). Il piatto nazionale è l’Ajiaco, una zuppa a base di patate, banane, mais e carne.
Sull’isola c’è parecchia frutta tropicale e da molta di questa frutta si producono eccellenti succhi. Da provare il Mamei sapote (simile ad un caco) e l’Anon (gelatinoso e pastoso ma dolcissimo). Tra i succhi non possono mancare il Guarapo (succo di canna) e il Pru (succo di radici fermentate). Come dolci invece abbiamo il cioccolato (nella zona sud-est dell’isola), il riso-latte e il flan. Per i cocktail c’è l’imbarazzo della scelta: Mojito, Daiquiri, Pina colada, ecc.

Cosa vedere e visitare: Nella seguente mappa che ho realizzato trovate tutte le tappe con i luoghi e i punti di interesse. Le icone blu rappresentano i mezzi presi, quelle gialle gli alberghi, quelle arancio dove abbiamo mangiato, mentre le icone verdi sono le attrazioni visitate:

PROGRAMMA
Giorno Tratta Mezzi Alloggi Valutazione
Roma -> Madrid -> Avana Aerei Casa al Vedado 4/5
Avana -> Cienfuegos -> Trinidad Minibus 386km Casa Rosita 3,5/5
Playa Ancon – Trinidad Minibus 24km
Trinidad -> Sancti Spiritus -> Camaguey Minibus 266km Casa da Xiomara y Rodolfo 3/5
Camaguey -> Bayamo -> Santiago de Cuba Minibus 343km Casa da Rivaflechas 3,8/5
Santiago -> Playa Imias -> Baracoa Minibus 240km Casa da Daniel 3,8/5
El Yunque -> Playa Manglito -> Baracoa Minibus 60km
Baracoa -> Guardalavaca Minibus 254km Club Amigo 4/5
9°-10° Guardalavaca -> Cayo Coco Minibus 459km Resort Iberostar Mojito 4/5
11° Cayo Coco -> Remedios Minibus 182km Casa da Juan Carlos y Haydee 3,8/5
12° Remedios -> Santa Clara -> Avana Minibus 262km Casa al Vedado
13° Viñales -> Avana Minibus 366km
14° Avana Auto + a piedi
15° Avana -> Madrid -> Roma Aerei

Giorno 1
Avana

Arriviamo a l’Avana di sera, ci sistemiamo nelle camere e non perdiamo un attimo di tempo per andare ad un concerto di musica caraibica non lontano dal nostro alloggio che ci sarebbe stato solo quella sera. Un inizio bomba, visto che il concerto, ubicato sul malecon, era pieno di cubani che facevano festa, bevevano e ballavano con gran spensieratezza!

Giorno 2
Cienfuegos – Trinidad

Il giorno dopo, complice la grande perturbazione annunciata da giorni che avrebbe colpito l’Avana e dintorni, con temperature che sarebbero scese di 10 gradi, lasciamo la capitale per visitarla alla fine del nostro tour e ci spostiamo gradualmente nel sud-est dell’isola. Speziamo il viaggio con un alcune visite nella zona della Bahia dei Porci. Prima visita al Criador (600cup/4€), un luogo dove fanno nascere e crescere i coccodrilli e gli jutia conga (roditori endemici di Cuba).
Poco dopo, facciamo un’altra sosta a Playa Girón per visitare il Museo de la Intervención (200cup/1,30€) che racconta un po’ di storia cubana. Qui si svolse la battaglia che ebbe luogo nella stessa Playa Girón, la prima in cui Fidel Castro strinse il braccio all’imperialismo USA.

Restiamo poco in questo posto perché, essendo la Vigilia di Natale, non vediamo l’ora di fare il primo bagno al mare della vacanza. Arriviamo così a Caleta Buena una piccola zona balneare caratterizzata da scogli e una piccola spiaggia con mare calmo perché protetto dagli scogli affioranti vicino la riva. Qui è facile fare un po’ di snorkeling e rilassarsi con un mojito o mangiare nel vicino ristorante della struttura. L’ingresso a persona è di 15€ compreso buffet a pranzo e alcolici illimitati.
E’ ora di riprendere la strada, giungiamo quindi a Cienfuegos, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2005. Il centro è composto da numerosi palazzi in stile eclettico risalenti all’inizio del XX° secolo. La città è anche uno dei principali porti di Cuba, molto attivo nel commercio di zucchero, caffè e tabacco. Ultima tappa della giornata è Trinidad de Cuba, dove passeremo la serata a cena nella nostra casa particulare aspettando la mezzanotte e quindi il Natale.

Giorno 3
Trinidad de Cuba

Fa giorno tardi, tanto da riuscire a vedere spesso l’alba. Fortuna vuole che per l’alba del giorno di Natale ci troviamo sui tetti di una casa particulare di Trinidad , molto suggestiva, dai colori pastello, proprio come le sue case coloniali. E’ probabilmente una delle città più belle e meglio conservate di tutta Cuba, non per niente è patrimonio UNESCO dal 1988! Non pensavo di trovare tutte queste auto d’epoca, sidecar e biciclette.
Facciamo una passeggiata per il centro, passando per Plaza Mayor, ed entrando nella Chiesa di San Francisco con il Museo de Lucha (50cup/0,32€). Il museo consiste in una mostra sulla rivoluzione cubana, mentre la chiesa offre dal suo campanile, una bella vista su Trinidad.

Dopo la visita ci rechiamo al mare a Playa Ancon (entrata 100cup/0,65€ con lettini) un po’ prima dell’ora di pranzo. Il mare qui è favoloso, abbiamo anche la fortuna di trovarlo calmo, quindi si sta benissimo. Per festeggiare con il giorno di Natale, decidiamo di pranzare in spiaggia vista mare caraibico con del cibo locale a base di pesce.
La sera, dopo cena, ci rechiamo alla Casa de la Musica per ballare a ritmi cubani.

Giorno 4
Sancti Spiritus – Camaguey

Lasciamo Trinidad e ci spostiamo verso est. Prima fermata a Manaca Iznaga e la sua Torre di avvistamento (70cup/0,45€), ubicata nel bel mezzo della valle della canna da zucchero. Tutta la valle è, assieme a Trinidad, considerata patrimonio UNESCO. Essendo la principale coltivazione della zona, non potete non provare il succo di canna (il “guarapo”), ma anche il “guararon” (guarapo + ron) ovvero il succo di canna con il rum!

Se pensi a Cuba, pensi alle vecchie auto degli anni ’50. Sembrerà assurdo, ma uno dei motivi perché si vuole visitare Cuba, sono proprio queste auto. Non sono presenti solo a L’Avana, ma bensì in tutto il paese e le usano normalmente per girare. Ce ne sono di tutti i tipi e colori, alcune tenute benissimo, altre ti domandi come facciano a camminare ancora! Ma è proprio qui il loro fascino!
Sono principalmente di origine americana (Ford, Cadillac, Chevrolet, Dodge, Chrysler, Buick) prima della rivoluzione, poi Lada russe e Fiat 126 polacche.

Risaliamo in bus per visitare Sancti Spíritus, capoluogo della omonima provincia. E’ una piccola cittadina nel centro di Cuba.
Un aspetto che mi è piaciuto molto e che ho visto ovunque, è che tutte le città cubane, anche le più piccole, sono interamente coloniali, uno stile che ho sempre apprezzato per i colori pastello dai più disparati.
Di città coloniale in città coloniale, arriviamo infine nella bellissima Camagüey, altro centro storico dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Tra bambini che giocano scalzi, risciò e statue buffe. Il risciò è stato un modo divertente e diverso di visitare il centro città. Ci entrano massimo due persone e costa pochissimo.

Giorno 5
Bayamo – Santiago de Cuba

La prima visita della giornata è Bayamo, dove abbiamo visto come la povertà cubana sia peggiorata negli ultimi anni. Le cause?
Il covid ha ridotto all’osso il numero di turisti. Per uno stato che vive principalmente di turismo, è difficile. Poi aggiungiamo un uragano che ha devastato molte colture a settembre 2022, l’embargo e un sistema politico estremamente comunista fortemente limitante.
– I supermercati (se così si possono chiamare) avevano gli scaffali vuoti, vendono solo rum, birra, fagioli in scatola e poche caramelle.
– Siamo entrati in una pizzeria e non avevano la pizza, in un ristorante avevano solo da bere.
– Le patate non sono di stagione? Non ne vendono, non si trovano.
– Per l’acqua potabile hanno dei depuratori. L’acqua imbottigliata costicchia (soprattutto per loro) ed è difficile da trovare!
– In mare non si vedono pescherecci (di pesce ce ne è poco), barche e gommoni! Sono stati usati da tantissimi cubani per scappare dal paese e navigare verso gli USA!
– Crisi energetica = nel 2022 ci sono stati blackout che duravano più di 10 ore al giorno.
– Inflazione, stipendi insufficienti.
– Le persone più povere chiedono principalmente sapone, medicine, vestiti, penne e ogni tanto soldi.
Impressionante, sembrava di essere in un altro mondo.

Torniamo in bus. Spesso si notano frasi ricorrenti che si incrociano per le strade di Cuba come “Hasta la victoria siempre” con le immagini di Fidel Castro, Che Guevara, Raul Castro, ecc.
Ultima tappa della gioranta, il Santuario della Vergine del Cobre, principle luogo di culto di Cuba. Chiamasi cobre (rame) per le vicine miniere di rame. All’interno c’è il manifesto del premio nobel per la letteratura ad Hemingway!
Arrivati a Santiago de Cuba, la sera ceniamo in un locale tipico e poi passiamo quache ora nella “Casa de la Trova” (250cup a persona) dove c’è musica caraibica ed è possibile ballare anche con cubani.

Giorno 6
Playa Imias – Baracoa

A Santiago de Cuba passiamo qualche minuto in Plaza Antonio Maceo Grajales per fotografare il grande monumento all’eroe nazionale, successivamente facciamo visita al cimitero monumentale di Santa Ifigenia (200cup/1,30€), dove giacciono le ceneri di Fidel Castro. La tomba ha la forma di una grande pietra rotonda, con una semplice targa con scritto “Fidel”. Il cimitero ospita, insieme alla tomba del famoso leader dei Buena Vista Social Club, Compay Segundo, anche il mausoleo dell’eroe dell’indipendenza cubana dell’800, José Marti ed i sepolcri di molti dei compagni di Fidel Castro che persero la vita durante l’assalto al Cuartel Moncada, il 26 luglio del 1953. Non perdetevi il cambio della guardia che avviene ogni 30 minuti.
Prima di lasciare la città, entriamo in un altro patrimonio UNESCO di Cuba, ovvero il Castello di San Pedro de la Roca (100cip/0,65€), ubicato sul morro (promontorio) del mare caraibico.

Di nuovo in marcia, facciamo uno stop relax passando qualche ora di mare a Playa Imias, nella regione di Guantanamo. La spiaggia è acciottolata e il mare non è niente di che. In questa regione c’è un piccolo territorio occupato dagli statunitensi dove risiede il famoso carcere di Guantanamo, con i prigionieri di guerra finiti qui con detenzioni a tempo indefinito senza previo processo e con torture perpetrate prevalentemente su prigionieri ritenuti connessi al terrorismo di matrice islamica!
Percorriamo la strada che da Playa Imias ci porterà a Baracoa, superiamo così le vette lussureggianti dell’isola, incontrando produttrici e venditrici di barrette di cioccolato e burro cacao. Arrivati a Baracoa, zona che per anni è stata isolata dal resto dell’isola, ci aspetta una cena tipica a base di maialino intero arrosto!

Giorno 7
Playa Manglito – Baracoa

A Baracoa siamo nella zona più a sud-est dell’isola. Nelle vicinanze c’è il Rio Duaba dove facciamo una passeggiata fino a raggiungere una zona balneabile del fiume limpidissimo. A pochi metri ci sono anche le omonime cascatelle, immersi nel verde della jungla caraibica tra palme, banani e alberi del cacao dal quale producono ottime cioccolate! Difatti, sulla via del ritorno, ci fermiamo in una casa immersa nel verde che ci offre alcune cioccolate, cocco e canna da zucchero da masticare e succhiare.

All’ora di pranzo ci spostiamo a Playa Manglito. La spiaggia non è un granché però si sta bene, perché non c’è nessuno. Ne approfittiamo per mangiare in un bar/ristorante in legno ubicato proprio sulla spiaggia. E’ stato probabilmente il miglior cibo e il miglior mojito della vacanza. Alla fine, la giornata si rivela bellissima perché con la musica in spiaggia, ci siamo divertiti a ballare e bere, tanto da rimanere qui fino al tramonto. Prima ti tornare nella nostra casa particulare, facciamo visita in una casa che coltiva piante di cacao e produce vari prodotti sempre col cacao: barrette di cioccolato, burro cacao, palle di cacao da sciogliere nel latte, ecc. Ci spiegano tutto il processo di coltivazione e lavorazione del cacao, tutto molto interessante.

Giorno 8
Guardalavaca

Ci svegliamo molto presto per lasciare Baracoa e raggiungere Guardalavaca. In questa parte dell’isola le strade sono pessime, quindi si va molto a rilento. Tuttavia, riusciamo ad arrivare verso mezzogiorno così da poter sistemarci in camera nel nostro albergo all-inclusive e andare direttamente a pranzo. Tutto il pomeriggio lo spendiamo invece nella spiaggia del resort rilassandoci  tra bagni al mare, cocktail e tramonto.

Giorni 9-10
Cayo Coco – Playa Pilar

Andiamo via da Guardalavaca per arrivare nella zona balneare più bella della vacanza: Cayo Coco. “Solchiamo” il mare in bus percorrendo i pedraplén, terrapieni collocati tra mare e lagune in modo tale da raggiungere i cayo in auto, le piccole isole caraibiche di Cuba. Ci troviamo in un altro all-inclusive ed è il 31 dicembre, siamo al mare col sole e il caldo, tutto bellissimo!
Anche questa giornata la passiamo tra mare, cocktail, cibo e relax. La sera è previsto anche il cenone di capodanno con cibo e alcol no-stop. C’è anche il servizio aragoste no-stop, ne puoi prendere quante ne vuoi e sono tutte buonissime! In serata si aspetta la mezzanotte con l’animazione del resort, si balla, si brinda e poi a letto.

Il giorno seguente, rimaniamo a Cayo Coco, ma ci spostiamo in un’altra spiaggia a soli 30 minuti di distsanza. Ci troviamo a Playa Pilar, la più bella di tutte! Bassa marea, spiaggia bianca di sabbia fine, mare cristallino = Prendiamo i lettini per prendere il sole. In mare avvistiamo un barracuda bello grande e una stella marina. Prima di pranzo, per 35€ a testa, prendiamo una gita in barca per raggiungere il vicino isolotto di Cayo Media Luna. Nel tour è compresto un bellissimo snorkeling piendo di pesci e coralli (hanno maschere, pinne e boccagli in dotazione), un pranzo a buffet (con aragoste) e il ritorno a Playa Pilar. Come primo dell’anno è stato indimenticabile!

Giorno 11
Remedios

Lasciamo il mare caraibico per tornare nell’entroterra. Sulla strada verso Remedios incontriamo alcuni fenicotteri rosa e tantissimi carretti trainati da cavalli.
Remedios è una piccola cittadina coloniale dai colori pastello. È famosa per le Parrandas Remedianas, gara di carri tra 2 fazioni che si tiene dal 16 al 24 dicembre. Infatti, in città troviamo ancora qualche carro parcheggiato per strada.
Da non perdere la chiesa barocca San Juan Bautista che conserva al suo interno la statua della “Madonna incinta” che applaude e che sembra che balli.

Giorno 12
Santa Clara – Avana

Una tratta d’obbligo nel giro a Cuba è Santa Clara, città simbolo di Ernesto Che Guevara. Qui potete visitare la Statua del Che col bambino e il monumento al Treno Blindato, dove sono parcheggiati ancora i vagoni deragliati dal Che durante la rivoluzione.
L’attrazione più importante e significativa è il Mausoleo del Che. Nacque in Argentina nel 1928, morì giustiziato senza processo in Bolivia nel 1967. I suoi resti furono trasportati a Cuba e ora giacciono qui a Santa Clara.
In serata arriviamo a L’Avana.

Giorno 13
L’Avana

Il primo giorno a L’Avana, facciamo un bel giro turistico della capitale visitando:
Plaza de la Revolución (con la famosa sagoma in ferro del volto del Che)
Memorial José Martí
Il Campidoglio (simile a quello di Washington)
Cristo de La Habana
Castillo Tres Reyes (dove godere di una bella vista della città)

Dopo una pausa pranzo, visitiamo L’Avana Vieja nella zona restaurata, patrimonio UNESCO! C’è da perdersi per le strade, guardare la gente, bere un mojito in una delle tante piazze. L’atmosfera che si vive qui è proprio piacevole!
Per concludere la giornata, assistiamo al tramonto dal Malecon della città e passeggiamo tra le strade con edifici in decadenza, sembrano bombardati… ma affascinanti!

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Giorno 14
Viñales

Il giorno seguente andiamo in “gita fuori porta” a Viñales, una zona naturalistica dai bei paesaggi dove coltivano il tabacco e fabbricano i famosi sigari artigianali. In questo piccolo laboratorio in campagna, ci mostrano il processo di fabbricazione dei sigari. Molto interessante.

Successivamente, visitiamo il Murales de la Preistoria (120cup/0,80€), il più grande murales al mondo che occupa tutta la parete della roccia della collina!
Non molto lontano da qui, c’è anche la Cueva dell’Indio (150cup/1€), una grotta percorribile per un tratto a piedi e in un secondo momento tramite barchetta. Qui fanno vedere le stalattiti e stalagmiti formatesi nel tempo. Una visita carina, ma niente di eccezionale.
Ultima attività prima di tornare a L’Avana, è il giro a cavallo per le campagne di Viñales (10€). La passeggiata è piacevole e, una volta arrivati nel punto più lontano del percorso, ci mostrano come realizzano alcuni prodotti utilizzando caffè, tabacco e miele.

Giorno 15
Avana

Ultimo giorno della vacanza lo dedichiamo alle auto d’epoca di Cuba, facendo un bel giro di due ore della città (30€ ad auto ad ora). Le auto dedicate a questi tour sono ben sistemate, coloratissime, lucide e decappottabili. Decidiamo di fare un percorso ben delineato per L’Avana con alcuni stop.

La prima fermata riguarda Fusterlandia, ubicato nel quartiere Jaimanitas a pochi minuti dal centro. Era un’area economicamente depressa prima dell’arrivo dell’artista José Fuster e ora si è trasformata in un paradiso per artisti. I viaggiatori sono attratti dal luogo così poetico e singolare per ammirare il regno in crescita di Fuster, che ha ispirato una nuova generazione di artisti cubani arrivati da tutta l’isola.! Il quartiere è coloratissimo e molti edifici sono trattati con pezzi di mattonelle colorate. Ricodano un po’ Gaudì.

La seconda tappa riguarda il Bosque de La Habana (parque Metropolitano) un immenso parco nella città che vi catapulterà in un posto speciale, pieno di alberi verdi e di ruscelli. Dopo, facciamo un giro per il Malecon per poi farci lasciare a L’Avana Vieja.
Passiamo le ultime ore in città e infine torniamo nella nostra casa particulare in coco-taxi, esperienza che non poteva mancare per concludere in bellezza la vacanza!

Gracias Cuba!


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